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Viaggi Nel mondo degli animali

Gorilla, lemuri, suricati, orsi e quokka: osservare le specie più esotiche nel loro habitat naturale è un’esperienza che cambia la vita. L’importante, oggi più che mai, è farlo rispettand­o la natura

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Secondo l’Unione Internazio­nale per la Conservazi­one della Natura, il 27% di tutte le specie animali conosciute sono oggi a rischio. Ecco perché, in questi giorni di immobilità forzata, è cosa buona e giusta riflettere sulla sostenibil­ità ambientale dei viaggi che faremo nell’era “post Covid-19”. Quando si tratta di osservare la fauna selvaggia nel suo habitat naturale, è (e sempre di più, sarà) fondamenta­le scegliere tour, itinerari e mezzi di trasporto che abbiano il minor impatto possibile sull’ecosistema, e che non sfruttino o spaventino in alcun modo gli animali. Meglio ancora sarebbe dare la preferenza a operatori che sostengono progetti di conservazi­one e salvaguard­ia dei luoghi che si vanno a esplorare. Tra i pionieri del settore c’è WWF Travel che, nel suo ampio ventaglio di destinazio­ni, propone anche un viaggio nella Foresta Impenetrab­ile di Bwindi, in Uganda, per osservare i mitici gorilla di montagna, specie in pericolo di estinzione (13 giorni da € 3.450 a persona, voli esclusi, wwftravel.it). Restando in Africa - tra safari fotografic­i alla ricerca dei Big Five (leone, elefante, rinoceront­e, leopardo e bufalo) e lodge di lusso nati per soddisfare la voglia dei turisti di fingersi grandi esplorator­i anche solo per qualche giorno non sempre è facile scegliere la soluzione giusta per un’esperienza che sia bella, emozionant­e e rispettosa insieme. Tra i fari in questo campo troviamo l’Ongava Game Reserve, in Namibia: oltre a lodge da mille e una notte, vanta

anche un centro ricerche che si occupa di monitorare la popolazion­e di rinoceront­i bianchi e neri (camere da € 250 per persona al giorno, ongava.com).

In Sudafrica, invece, una menzione speciale va a Tswalu, sconfinata riserva privata nella regione del Kalahari che porta avanti studi su vari aspetti della fauna locale.

Tra le ricerche, gli effetti dell’inquinamen­to luminoso sulla popolazion­e dei roditori: qui, infatti, abitano due colonie di tenerissim­i suricati (un tipo particolar­e di manguste). A Tswalu non mancano anche eleganti suite dove dormire: mentre ci si rilassa in veranda si possono osservare giraffe e antilopi che vanno ad abbeverars­i (tariffe da € 1.460 a persona, incluse tutte le attività, tswalu.com).

Proposte su misura (e per tutte le tasche) su evaneos.it, piattaform­a che consente di organizzar­e viaggi entrando in contatto diretto con gli operatori locali. In Madagascar, per esempio, sono disponibil­i tour studiati per amanti della flora e della fauna, che includono anche la Riserva di Ankarafant­sika con la sua popolazion­e di lemuri (10 giorni da € 1.370 a persona).

NELLE TERRE ESTREME

Pensando ai luoghi più fragili e preziosi del nostro Pianeta, non si può non citare l’arcipelago delle Galapagos, al largo delle coste dell’Ecuador: qui ogni anno arrivano oltre 200mila visitatori, che sono tenuti a pagare una tassa di ingresso a sostegno della sopravvive­nza stessa del parco nazionale (se volete saperne di più c’è il sito galapagos.gob.ec, anche in inglese). Cosa si ottiene in cambio di un biglietto da 100

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Tartaruga gigante delle Galapagos, arcipelago a 1.000 km dalla costa dell’Ecuador.
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1. Veduta dell’isola di Bartolomé, arcipelago delle Galapagos.
2. Lemure del Madagascar.
3. Una lussuosa tenda per chi vuole dormire sotto le stelle a Tswalu, riserva privata in Sudafrica. 4. Una coppia di baby suricati, a Tswalu.
4 1. Veduta dell’isola di Bartolomé, arcipelago delle Galapagos. 2. Lemure del Madagascar. 3. Una lussuosa tenda per chi vuole dormire sotto le stelle a Tswalu, riserva privata in Sudafrica. 4. Una coppia di baby suricati, a Tswalu.
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Gorilla di montagna.
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