SCRIVO LIBRI PER DIFENDERMI DA ME STESSA

Classe 66, Catena Fiorello Galeano, autrice e conduttrice televisiva, ha scritto 10 fortunati romanzi. Dal libro Picciridda è stato tratto l’omonimo film per la regia di Paolo Licata, del quale è cosceneggiatrice. Nel 2020 è uscito Cinque donne e un arancino, primo capitolo della saga Le signore di Montepepe, rimasto per settimane in testa alle classifiche. In questi giorni l’autrice catanese torna in libreria con Ciatuzzu (Rizzoli, € 18), storia di un bambino che perde la madre e deve fare i conti con il dolore e l’assenza.

1 Chi è Ciatuzzu nel romanzo? «Ciatu miu, in siciliano significa “respiro mio”. Quando Ciatuzzu deve dire addio a sua madre, che lo chiamava così, ha solo nove anni. Da quel momento sperimenta che cosa significhi crescere senza l’amore della donna più importante della vita. Ma quando sembra aver trovato un po’ di serenità, suo padre, emigrato in Belgio, lo costringe a raggiungerlo. E a lui crolla un’altra volta il mondo addosso. Lontano dai suoi affetti, si renderà conto che le paure, per essere sconfitte, vanno affrontate a viso aperto».

2 Perché scrivi? «Diciamo che leggere, soprattutto, significa salvarsi, trovare una via d’uscita. E difendersi dall’ignoranza. Invece scrivo per difendermi da me stessa».

3 Progetti in corso o futuri? «Farò un tour promozionale, ma ho già messo in moto la fantasia per un nuovo capitolo della saga Le signore di Monte Pepe».