C’ERA UNA VOLTA MARCUS IL BROCCO DEL TENNIS
Caro direttore, so che lei è un appassionato di tennis. Certamente allora avrà seguito la straordinaria storia di Marcus Willis, il «Cenerentolo» di Wimbledon, il torneo di tennis più prestigioso del mondo. Io amo lo sport, tutto lo sport per tanti motivi: ma il principale è che ci regala storie vere e al tempo stesso imprevedibili, come questa di Willis e quella della piccola Islanda che elimina l’Inghilterra agli Europei di calcio. E come decine di altre.
Carlo Curtoni, Alassio (SV)
D’accordissimo, caro Carlo, ma per chi se la fosse persa, ecco la favola di Willis: penserete che me la sono inventata io, invece è tutto vero. Marcus Willis ha 25 anni, è un tennista al numero 772 delle classifiche mondiali che si guadagna da vivere non con i tornei (coi quali ha incassato in tutta la carriera solo 258 sterline) ma facendo il maestro di tennis. Stufo di delusioni, quando si fidanza con una ragazza americana decide di seguirla negli Stati Uniti per fare lì il maestro senza più velleità da giocatore. Ma la fidanzata lo convince a provare un’ultima volta a partecipare a Wimbledon. Per farlo, deve vincere tre partite nelle prequalificazioni e tre nelle qualificazioni, un’impresa fantascientifica per Marcus: in quelle battaglie si sfidano vecchi marpioni della racchetta e giovanissime promesse distanti da lui in classifica 600 posizioni. Invece passa le prequalificazioni (grazie anche al ritiro di un giocatore turco che ha perso l’aereo) e le qualificazioni, battendo miracolosamente due russi e un giapponese. Entra così nel tabellone di Wimbledon, nel paradiso del tennis. E vince pure la partita del primo turno contro il lituano Berankis (numero 54 del mondo), intascando 50mila sterline (circa 60mila euro). Ma soprattutto ha l’onore di giocare il secondo turno sul mitico campo centrale di Wimbledon contro il re del tennis Roger Federer. Perde ovviamente (6-0, 6-3, 6-4), ma è un eroe. Sulle tribune i suoi genitori e la sua cocciuta fidanzata piangono e si abbracciano. E vissero tutti felici e contenti. (a.v.)
TRA LE TANTE LETTERE PER BUD… Venire a sapere dell’improvvisa scomparsa di un attore come Bud Spencer lascia tutti senza parole. Ci divertivamo a vedere i suoi film in cui malmenava i bulli di turno...
Chiara Mileto e Andrea Mioli, Torino
Seduto sul divano mi imbatto nell’omaggio di Rete 4 al mitico Bud e vengo assalito da emozioni e nostalgie che mi riportano al passato: mi rivedo bambino mentre guardavo quei film divertenti, educati, eleganti che scandivano i sabati sera o le serate estive durante le vacanze da scuola...
Paolo Forgiarini
Ringrazio Bud che ha fatto un cinema senza parolacce e violenze e che ci permette di lasciare i nostri figli davanti alla tv a vedere i suoi film senza doverci preoccupare di bollini rossi e con la felicità di sentirli ridere...
Debora
Ho scelto tre lettere, tra le tantissime ricevute, che testimoniano quanta parte abbia avuto Bud Spencer nella nostra vita.
ANCHE UNA FICTION PUÒ AIUTARE Ho trovata bellissima la seconda stagione di «Gomorra»! Magari fossero tutte così realistiche le fiction, che aiutano a capire fenomeni abietti come la camorra.
Beatrice Marinelli
Bellissima, davvero. E come giustamente dice lei «Gomorra» non è solo una fiction appassionante, ma anche un’occasione per riflettere. E anche dimostrare che la tv, se vuole, può cercare di aiutare chi è vittima della camorra a prendere coscienza e a ribellarsi ai soprusi e alle violenze. Da sinistra, e si abbracciano dopo il loro incontro a Wimbledon.
PROMESSE DA TELECRONISTA Beppe Bergomi a Radio Deejay ha promesso in diretta a Ivan Zazzaroni che, se l’Italia avesse vinto contro la Spagna, al fischio finale avrebbe detto al telecronista Fabio Caressa: «Non capisci un c... Fabio!», lui che di solito gli dà sempre ragione. Ebbene, vergogna: Bergomi non ha mantenuto la promessa.
Gabriele, Terni
Vero. Non si fa così, «Zio» Bergomi. E soprattutto non vale pentirsi il giorno dopo: anche se l’hai detto due volte alla radio, la tua promessa era diversa e dovevi mantenerla al fischio finale in tv. Magari senza dire la parolaccia...
TEMPTATION ROMAGNA Finalmente è tornato «Temptation Island». Quanto darei per poter partecipare...
Giovanna, Cervia (RA)
Da sola? In coppia? Come tentatrice? Nell’attesa di decidersi, cara Giovanna, tenga conto che anche nella sua Cervia d’estate le tentazioni non mancano di certo.