TV Sorrisi e Canzoni

Sono la nuova

- Mille donne in me”,

lentiggini, magra. Non c’era salvezza per una come me: o mi facevano fare la povera o l’orfana o la malata... una che stava poco bene insomma. E questo non mi piaceva, per cui ho cercato ruoli anche piccoli, ma che mi consentiss­ero di fare esperienza, di cimentarmi con personaggi di forte carattere. È quello che sono riuscita a fare con le ultime fiction che ho girato». Come sarà la sua estate? «La sto pianifican­do. Mi dedicherò prima alla promozione del mio libro (“ndr) e poi alla vacanza. Forse in Salento, una terra che ho scoperto e amato in barca con Gianni ( Brezza, suo marito scomparso nel 2011, ndr). Oppure in Sardegna. Non lo so ancora, cerco un posto bello ma non affollato. L’estate è mia: con la mia cellulite, le mie rughe. Non posso fare il bagno vestita come le donne indiane per evitare le foto». Non ha voglia di tornare in barca? «No. Da quando non c’è più Gianni non ci ho più rimesso piede. Ho ricordi bellissimi: il silenzio, le notti con la luna e le stelle, l’eterno movimento del mare, che cambia forma, colore, “atteggiame­nto” a seconda del vento, del fondale, del paesaggio che si riflette sulla superficie... ma Gianni era il mio capitano, io il suo “mozzo”: ora non avrebbe più senso». Il mozzo? «Lavavo, cucinavo e facevo la spesa. In realtà sapevo anche fare il punto nave, tracciare la rotta e avrei potuto prendere la patente nautica ma non l’ho fatto a causa del sestante, uno strumento che serve a calcolare la posizione su una mappa, che io non riuscivo proprio a usare. Poi hanno inventato il Gps e adesso non lo utilizza più nessuno. In realtà la cosa più difficile da imparare è stata tenere il timone. Se il vento non era forte portavo la barca anch’io. Per Il resto, Gianni non voleva niente di tecnologic­o, e allora ero io che con forza e tanto olio di gomito tiravo, avvolgevo, giravo…». Vacanze faticose! «Sì, ma mi piacevano. Abbiamo visitato posti bellissimi e incontrato persone meraviglio­se. Ancora oggi i miei amici sono quelli che ho conosciuto per mare». Dopo l’estate cosa l’aspetta? «Sa una cosa? Ormai sono quasi tre anni che lavoro ininterrot­tamente: le fiction, la tv, il libro. La Loretta 3, quella del dopo Gianni, si è entusiasma­ta, si è scoperta nelle sue passioni, nei suoi interessi, però si è lasciata al nostro rapporto di coppia che era fondamenta­le per me, più del lavoro. Gianni si arrabbiava e diceva: “Ti vedo leggere ricette e non copioni”. Ma io ero felice di vivere la mia vita in maniera piena, privata. Poi è mancato Gianni ed è stato come ritrovarmi senza un braccio, una gamba... e mi sono detta: “Chi sei? Cosa vuoi? Cosa sarà la tua vita?”». Quali risposte si è data? «Tutte queste domande faranno sorridere chi è stato abituato a vivere da solo, indipenden­te e autonomo. Io non l’ho fatto mai: da mio padre sono passata a Gianni e da Gianni alla solitudine. Ma non intesa in senso negativo:

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy