QUEI RIGORI CHE NON FANNO DORMIRE
Caro direttore, mi rivolgo a lei non solo per il ruolo che ricopre nel mio giornale preferito, ma in quanto appassionato di calcio (anche se le dico subito che i nostri colori calcistici non vanno proprio d’accordo...). Ma qui non è di squadre di club che parliamo. Il mio tormento si chiama Nazionale: un argomento che, fino a prova contraria, dovrebbe unire tutti noi italiani. Ma è mai possibile, mi chiedo da giorni, che in questi Campionati Europei abbiamo buttato via la possibilità di arrivare in fondo al torneo per dei rigori tirati male per distrazione o, peggio ancora, spocchia? Io non ci dormo la notte, direttore, ripensando a quei rigori! Come fa la gente a rimanere indifferente o addirittura a dire: pazienza! Io sto diventando matto...
Marino Martinelli, Fosdinovo (MS)
Carissimo Marino, anzitutto la prego di riprendere subito a dormire le sue abituali ore di sonno: vogliamo lettori sani e riposati. Poi la invito a riflettere su una cosa: visti i presupposti, avrebbe mai pensato che questi Europei ci avrebbero regalato serate così emozionanti? E che la nostra Nazionale avrebbe dato prova di essere davvero «squadra» battendo una formazione forte come la Spagna e non perdendo (almeno nei tempi regolamentari) coi Campioni del mondo della Germania? Io non me la sento di dare addosso ai ragazzi che hanno avuto la responsabilità di mettersi sul dischetto del rigore. E credo che questi Europei vadano giudicati nel complesso e non solo per i pochi minuti che hanno decretato la nostra uscita di scena. Sono convinto che nel complesso l’Italia ne sia uscita a testa alta. Per aiutarla a vedere le cose in questa prospettiva la invito ad andare a pagina 36 e gustarsi una carrellata delle immagini più emblematiche di questo torneo. Vedrà che i momenti memorabili non sono solo quelli delle azioni di gioco. Buona estate e buone dormite, caro Marino. (a.v.)
DOVE TIRA ZAZA?
Sopra, l’immagine del rigore tirato dal numero 7 Simone Zaza (25): dopo una rincorsa piena di «saltelli», il calciatore scaglia il pallone fuori dallo specchio della porta difesa da Manuel Neuer (30).