Una montagna di modi di dire
La montagna, meta preferita da milioni d’italiani anche in estate, ci porta un di parole. Ecco subito che la massa di terra, roccia, neve e ghiaccio si è trasformata in una voce simbolica, sinonimo di insomma un indicatore quantitativo. Del resto i o di pietà si spiegano con il verbo cioè assommare, mettere insieme oggetti o somme di denaro. E ancora oggi si parla di di un concorso. Il monte è parte di tanti nostri modi di dire:
monti dei pegni ammontare, Montese monte tanti, molti, innumerevoli...
montepremi andare a monte; mandare a monte; promettere mari e monti...
Montinus, Montanarus,
In passato, poi,
divennero nomi personali o soprannomi indicanti, spesso con un certo disprezzo, chi scendeva dai monti, considerandolo poco intelligente e comunque poco avvezzo alla vita e alle abitudini della città.
sono cognomi oggi comunissimi. Alcune volte, però, la percezione del collegamento tra le voci del dizionario va persa. A chi viene spontaneo pensare che il verbo montare, con i suoi tanti significati, derivi proprio da monte? L’andare o salire su qualcosa dapprima riguardava un’altura, poi anche il cavallo, la scala o un oggetto nel senso di metterne insieme i pezzi, con decine di modi di dire:
Monti, Montini, Montanari
montare la mosca al naso, montare il sangue alla testa, montare su tutte le furie, montarsi la testa, montare una notizia
montare la guardia smontare di guardia, montare in cattedra.
montacarichi, montaggio, montatore
montante