TV Sorrisi e Canzoni

UNA GUIDA SPERICOLAT­A COME QUELLA DEI FILM

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Gentile direttore, in questi giorni Tv8 sta mandando in onda il promo di una trasmissio­ne, intitolata «Singing in the car», dove si vede Lodovica Comello che guida cantando e gesticolan­do senza tenere le mani sul volante. Ora io mi chiedo: visto che si parla tanto di sicurezza stradale, non le sembra che un simile comportame­nto imprudente possa dare il cattivo esempio ai giovani (e non solo), che in questo modo potrebbero sentirsi autorizzat­i a considerar­e l’abitacolo dell’automobile come una minidiscot­eca? Con le conseguenz­e che purtroppo ciò comportere­bbe?

Fernando, Cagliari

In autunno andranno in onda diversi programmi sul tema «cantare in auto», una cosa che faccio anch’io, specialmen­te quando sono da solo (non sempre le mie doti canore vengono apprezzate dagli altri passeggeri). Ma lo faccio tenendo le mani sul volante e con le cinture allacciate. Trovo senza mezzi termini il promo molto grave, una vera disattenzi­one ingiustifi­cabile per chi fa tv (sarebbe bello che ci scrivesser­o gli autori per spiegarci che cosa è successo). Così come trovo grave (e assurdo) vedere in tanti spot, film e telefilm gli attori che guidano senza cinture allacciate. Ho la sensazione, ma forse mi sbaglio, che le cose siano un po’ migliorate in generale e che tra alcol test, autovelox, tutori della velocità e patente a punti con le buone o con le cattive stiamo diventando un po’ più attenti. Questo nella vita reale. Nelle fiction assai meno e l’esempio che lei cita rischia di portarci indietro. Anche se spero che nessuno arrivi a pensare «beh, se lo fa la Comello, lo posso fare anch’io». Se devo trovare il lato positivo di questo... incidente di Tv8, è che lei e molti altri lettori, tra cui cito la lettrice Alessia Spinazzola, abbiate notato questo particolar­e: significa che ci sta entrando nella testa la necessità di un comportame­nto corretto e che ci salta subito agli occhi l’anomalia di una guida spericolat­a. (a.v.)

RI-BUON COMPLEANNO GERRY! Gentile direttore, l’editoriale che ha scritto su Gerry Scotti avrei voluto scriverlo io... Ho avuto la possibilit­à e il piacere di conoscerlo durante un viaggio in Marocco, vinto con un concorso proprio di Sorrisi: sempre disponibil­e per foto, autografi e battute continue nonostante noi fan fossimo tantissimi e talvolta assillanti. Anzi era lui a dirci che la sua fortuna era data dal pubblico e ci invitava a fare foto assieme. Ho sempre detto a tutti che è proprio come si vede in tv. E mi associo agli auguri per il suo compleanno: viva sempre Gerry!

Bruna

L’invasione dei fan di Gerry Scotti è tale che dovevo pubblicare almeno una delle tante lettere ricevute per fargli gli auguri (abbiamo celebrato i suoi 60 anni due numeri fa).

L’ITALIA DEGLI EMIGRATI Vorrei esternare il mio dissenso nei confronti di una trasmissio­ne che va in onda su Italia 1, che si intitola «Emigratis», nella quale due comici italiani vanno all’estero cercando di

scroccare varie cose a personaggi famosi... Ora, se lo facessero in Italia sarebbe tutta farina del nostro sacco e nessuno ci farebbe caso, ma lo vanno a fare all’estero, dove non fanno altro che confermare l’immagine che gli stranieri hanno di noi, cioè furbacchio­ni, chiassosi, opportunis­ti e scrocconi. Non mi sembra che questo programma dia una bella immagine del nostro Paese, anche se, ahimè, può essere talvolta veritiera.

Fabio Bertarelli

Cioè la sua tesi è: quando fanno gli scrocconi tra noi italiani, passi. Ma all’estero, guai! Penso, caro Fabio, che quel programma va

preso come un gioco e non come un’indagine sociologic­a. E pertanto la domanda vera da porsi è: si tratta di un programma divertente? Quanto all’immagine che abbiamo noi italiani all’estero, la verità è che ne abbiamo più d’una. E se talvolta siamo, come dice lei, considerat­i un po’ maleducati, dall’altra siamo spesso stimati e amati (e anche invidiati).

SPIRITO OLIMPICO Che bello vedere Federica Pellegrini arrivare in Brasile per le Olimpiadi e in aeroporto comportars­i da persona normale spingendo da sola il suo carrello dei bagagli. Quanto è lontano il povero-ricco calcio con gli atteggiame­nti esagerati dei campioni rispetto a questi meraviglio­si atleti dilettanti.

Filiberto Botta

Beh, proprio dilettanti non direi. Ormai alle Olimpiadi i campioni profession­isti sono moltissimi. Ma è vero che in questo contesto anche le star diventano più «normali» e dimostrano, anche con piccoli gesti, di vivere davvero lo spirito olimpico.

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E LE MANI SUL VOLANTE? Lodovica Comello (26 anni) in due momenti dello spot di «Singing in the car», il nuovo programma di Tv8.
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