In mezzo al dolore
E ancora una volta la redazione di Sorrisi lavora in silenzio. Noi che siamo considerati un po’ i «pierini» della casa editrice, coi nostri televisori accesi, la musica a palla, le urla tra noi che per chiamarci evitiamo i telefoni interni e usiamo la voce (alta)... Invece, silenzio. È sempre difficile parlare di passioni che ci migliorano la vita, di televisione, di musica, di cinema, mentre tutto attorno parla di morte e distruzione. Il terremoto che ha colpito l’Italia Centrale ha provocato centinaia di morti, migliaia di persone in questo momento vagano attonite per le loro strade cancellate dalla furia delle scosse. E non hanno più niente, non dico una casa, proprio niente. Ci sono tanti bambini tra le vittime e quelli sopravvissuti non hanno più neppure una bambola da stringere al loro cuoricino. E noi qui, come è successo altre volte in questo disgraziatissimo 2016 carico di attentati, kamikaze e violenze, a cercare comunque di darvi un Sorrisi speciale, quello che a ogni inizio di stagione televisiva vi racconta in anteprima tutto ciò che vedrete. Nella pagina della posta, che per l’occasione abbiamo un po’ cambiato, ho scelto di pubblicare una tra le tantissime lettere sul terremoto che abbiamo ricevuto. Rispecchia perfettamente il mio stato d’animo e la mia instancabile ricerca di qualcosa di buono anche in mezzo a tanto dolore. av@mondadori.it