Noi passiamo la palla e
COLORADO Luca e Paolo tornano per il secondo anno al timone «Saremo il collante tra i vari cabarettisti» dicono i due conduttori, «perché come nel calcio, con l’età ci si sposta a centrocampo, al servizio della squadra»
Per il secondo anno consecutivo saranno Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu a dirigere il traffico sul palco di «Colorado», dove dal 22 settembre 50 comici porteranno gag, tormentoni e buonumore. Incontriamo il duo genovese in un afoso pomeriggio di fine estate nello studio di Cologno Monzese dove si sta realizzando la sigla dello show, in onda su Italia 1. Che «Colorado» vedremo? LUCA: «Ci saranno molti cambiamenti. Avremo tanti nuovi ingressi, sia tra i comici sia nel gruppo degli autori, dove si aggiunge un numero uno come Rocco Tanica, con cui avevamo lavorato 15 anni fa a “Le iene”. Sarà bello ritrovarsi».
Vi piace il ruolo di capocomici? Al secondo anno di conduzione si può dire che ormai siete a casa vostra.
LUCA: «Casa non lo è ancora. Diciamo che stiamo con le pattine in casa d’altri, perché il nostro compito, più che di capocomici, è fare da collante tra un comico e l’altro senza metterci al centro della scena. Abbiamo volutamente evitato di dire la nostra nella scelta dei comici o dei loro testi perché avere questa doppia funzione sarebbe stato antipatico. Con l’età si retrocede a centrocampo, mettendosi a disposizione degli altri».
PAOLO: «Noi siamo la spalla degli artisti. E non è facile: devi capire quando stare zitto e quando parlare. Tra di noi non abbiamo questa dinamica, quindi abbiamo dovuta impararla. E ciò comporta guardare tutti i loro sketch. Poi anche quello di stare zitto alle volte è un lavoro che serve. Puoi far ridere anche solo tacendo». Come se la passa la comicità in tv? LUCA: «Non c’è mai stata tanta voglia di sperimentare, quando qualcosa funzionava si sfruttava al massimo. Oggi