TV Sorrisi e Canzoni

Noi passiamo la palla e

COLORADO Luca e Paolo tornano per il secondo anno al timone «Saremo il collante tra i vari cabarettis­ti» dicono i due conduttori, «perché come nel calcio, con l’età ci si sposta a centrocamp­o, al servizio della squadra»

- Di Andrea Di Quarto

Per il secondo anno consecutiv­o saranno Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu a dirigere il traffico sul palco di «Colorado», dove dal 22 settembre 50 comici porteranno gag, tormentoni e buonumore. Incontriam­o il duo genovese in un afoso pomeriggio di fine estate nello studio di Cologno Monzese dove si sta realizzand­o la sigla dello show, in onda su Italia 1. Che «Colorado» vedremo? LUCA: «Ci saranno molti cambiament­i. Avremo tanti nuovi ingressi, sia tra i comici sia nel gruppo degli autori, dove si aggiunge un numero uno come Rocco Tanica, con cui avevamo lavorato 15 anni fa a “Le iene”. Sarà bello ritrovarsi».

Vi piace il ruolo di capocomici? Al secondo anno di conduzione si può dire che ormai siete a casa vostra.

LUCA: «Casa non lo è ancora. Diciamo che stiamo con le pattine in casa d’altri, perché il nostro compito, più che di capocomici, è fare da collante tra un comico e l’altro senza metterci al centro della scena. Abbiamo volutament­e evitato di dire la nostra nella scelta dei comici o dei loro testi perché avere questa doppia funzione sarebbe stato antipatico. Con l’età si retrocede a centrocamp­o, mettendosi a disposizio­ne degli altri».

PAOLO: «Noi siamo la spalla degli artisti. E non è facile: devi capire quando stare zitto e quando parlare. Tra di noi non abbiamo questa dinamica, quindi abbiamo dovuta impararla. E ciò comporta guardare tutti i loro sketch. Poi anche quello di stare zitto alle volte è un lavoro che serve. Puoi far ridere anche solo tacendo». Come se la passa la comicità in tv? LUCA: «Non c’è mai stata tanta voglia di sperimenta­re, quando qualcosa funzionava si sfruttava al massimo. Oggi

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