Io su questo set
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Il suo primo ricordo di set? «Delle prime due stagioni non ricordo niente. Invece mi viene in mente una scena del “Medico 3” quando Annuccia doveva prendere un taxi di corsa con nonno Libero ( Lino Banfi, ndr). Volevano utilizzare una controfigura e io cominciai a fare i capricci: sembrava divertente salire su quel taxi e volevo farlo io». Come è finita? «La scena l’ho girata io». Bel caratterino... «Sì. Allora ero viziatissima sul set. Ero la più piccola e tutti mi coccolavano. Lino ogni venerdì mi dava cinque euro di paghetta e mi portava un ovetto di cioccolato. Poi avevo il permesso di giocare con tutti i giochi che si trovavano nell’attrezzeria, che era grandissima. Bambolotti, Barbie, Mini Pony... L’unica accortezza era rimetterli a posto una volta finito. Che pacchia! E poi mi preparavano da mangiare solo quello che mi piaceva». E che cosa le piaceva? «Nel piatto invece della minestra c’era il tè freddo: ne andavo matta. E sa una cosa? Ancora oggi mi piace gustarlo con il cucchiaio». Come faceva con la scuola?
«Se giravo la mattina avevo scuola il pomeriggio e viceversa. E comunque c’era sempre un’insegnante che sul set mi faceva studiare nelle pause. Quando riusciva ad acchiapparmi. Finite le riprese io mi nascondevo a giocare in attrezzeria». UN MEDICO IN FAMIGLIA 10
RAIUNO giovedì ore 21.15