Ci sono cresciuta
Famiglia
Come è stato crescere su un set? «Naturale. Lino lo chiamavo nonno e Giulio ( Scarpati, ndr) “papo”. Hanno vissuto con me i compleanni, l’ansia prima dei compiti in classe, i traguardi e le sconfitte. Come succede in una famiglia».
A Sorrisi stanno arrivano lettere di fan di “Medico” che hanno rilevato una incongruenza nell’età di Anna in questa serie: si dice che ha appena compiuto 18 anni ma in realtà nella storia dovrebbe averne 20...
«Hanno ragione, ma la minore età di Anna era necessaria per la vicenda dei test di paternità di Lele ( Scarpati, ndr) e di Valerio ( Stefano Dionisi, ndr) ».
Anna ha appena scoperto che Lele non è suo padre e quindi lei non è una Martini. Come reagirà?
«Nel giro di una puntata le cambia la vita, ho cercato di non banalizzare una cosa così importante. E forse per la prima volta ho “recitato” davvero». Cosa intende? «Finora sono sempre stata me stessa, con una sovrapposizione tra vita reale e quella per fiction. Lolla, così mi chiamavano da piccola, era Annuccia e poi crescendo Eleonora è diventata Anna. Recitare invece è interpretare qualcuno diverso da te. Ora sono al terzo anno di un’accademia di teatro e ho capito quello che voglio fare. Il mio sogno è mettere su una compagnia con i miei amici di accademia e recitare anche con due soldi, magari facendo teatro di strada. Ma voglio ricominciare da capo». Continuerà con il «Medico»? «Pensare di non farlo più mi fa troppo male. Lo confesso».