Tra rose e gigli sboccia Susanna
Chi la ricorda giovanissima nel film del 1974 «Prima pagina», mentre Walter Matthau cerca di convincerla che il fidanzato, Jack Lemmon, è un pervertito?
ha compiuto 70 anni il 4 ottobre e ci fa riflettere sul successo internazionale del suo nome, un nome che parte da lontano, dalla Bibbia. Oggi viene ancora attribuito a un centinaio di bimbe l’anno e nel corso del 900 a 35 mila italiane, specie nel Nord e in Sardegna. E, nonostante la rima buffa, fu proprio il film «Susanna tutta panna» del 1957, con Marisa Allasio, Sandra Mondaini e Nino Manfredi intenti a scoprire la ricetta della torta Susanna, a favorirne la popolarità. Un contributo arrivò pure dal celebre personaggio che animava il Carosello di un formaggino negli Anni 60. Negli Anni 80 furono poi alcune canzoni a decretarne il rilancio: le «Susanna» di Celentano e di Vasco Rossi.
Sarandon Un nome che viene da lontano Passione francese casta Susanna,
In altri Paesi e in altre lingue Susanna è diventato Susan, Zuzana, Zsuzsanna, Susann, oltre alle forme diminutive e vezzeggiative Sanna, Susanita, Susy. E Suzanne in Francia, il Paese in cui sta ora vivendo un ritorno di fiamma.
Susan
Susanna corrisponde a un fiore, non comprensibile al volo come Viola o Margherita, è ovvio, perché espresso in un’altra lingua: infatti « » in ebraico vuol dire «rosa». La parola deriva da un più antico termine degli egizi, per i quali però significava «fiore di loto azzurro». Qualcuno poi la intende come «giglio» perché è il fiore della purezza, accostato al personaggio biblico della che fu ingiustamente accusata di adulterio. Anche una delle sante con questo nome, armena, fu chiamata Vardeni (rosa) dai genitori e Susanik (gigliola) in seguito.
shoshannah