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Questa famiglia

PIF «A Palermo non si negava l’esistenza dei clan, ma non pensavamo fossero un pericolo per noi» dice l’ex iena che nella serie fa da voce narrante ci svela tutti i segreti di La mafia uccide solo

- Di Natalia Vantini

Tre anni fa col film «La mafia uccide solo d’estate» Pif, nelle vesti di regista e interprete, ha conquistat­o critica e pubblico, ha vinto premi e ha depositato il suo «marchio di fabbrica»: che è quello di usare la commedia per parlare di cose profondame­nte serie. Come raccontare con tono ironico e mai banale «Cosa nostra» cioè la mafia siciliana. E quello stesso spirito irriverent­e ha voluto adesso trasferirl­o nell’omonima serie tv in sei serate tratta dal film, in onda su Raiuno da lunedì 21 novembre, nella quale sarà solo la voce narrante. Pif, come è nata l’idea della serie? «Mi è venuta quando scrivevo il film. Ho pensato che sarebbe stato bello poterla realizzare, perché in 12 episodi (ne vedremo due a serata, ndr) si ha la possibilit­à di raccontare molte più storie rispetto alla durata di un film. Nella fiction, per esempio, siamo riusciti a dipingere più aspetti della famiglia del protagonis­ta, Salvatore, che nella pellicola erano rimasti sottotracc­ia».

Però non la vedremo recitare. Perché?

«Per il semplice motivo che in questa prima stagione si racconta la vicenda di Salvatore bambino. Poi, se sarà il caso, si potrà proseguire. E se si arrivasse a raccontare il protagonis­ta adulto, non è escluso che possa tornare a interpreta­rlo».

Come nel film, lei racconta una storia autobiogra­fica.

«Sì, racconto un periodo della mia vita: quella di un bambino che vive nella Palermo della fine degli Anni 70. Ma è anche un racconto generazion­ale in cui penso ci si possa identifica­re. È tutto squisitame­nte italiano. Al centro c’è una famiglia con i suoi problemi e le sue vicende di ordinaria quotidiani­tà. C’è il desiderio di sistemarsi e avere una vita decente. Il problema è che per realizzare questa aspirazion­e spesso

 ??  ?? CLAUDIO GIOÈ (41) È PAPÀ LORENZO Lavora all’ufficio anagrafe di Palermo ed è un uomo onesto ma pieno di dubbi. ANNA FOGLIETTA (37) È MAMMA PIA È un’insegnante precaria sempre scavalcata dagli «amici degli amici». Ha una cotta per un collega. ANGELA...
CLAUDIO GIOÈ (41) È PAPÀ LORENZO Lavora all’ufficio anagrafe di Palermo ed è un uomo onesto ma pieno di dubbi. ANNA FOGLIETTA (37) È MAMMA PIA È un’insegnante precaria sempre scavalcata dagli «amici degli amici». Ha una cotta per un collega. ANGELA...

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