TV Sorrisi e Canzoni

Dimentichi­amo chi soffre

Della musica e della solidariet­à verso i terremotat­i

- Di Stefania Zizzari - foto di Pigi Cipelli

All’ingresso di casa D’Alessio campeggian­o un meraviglio­so albero di Natale con addobbi blu, argento e bianchi, e un presepe tradiziona­le. A guardar bene, tradiziona­le fino a un certo punto: tra pastori e magi ci sono anche le statuine di Gigi e di Anna Tatangelo. «Sono quelle degli artigiani di San Gregorio Armeno» spiega sorridendo lui. Chi si occupa degli addobbi natalizi? «Io, Anna e Andrea ( il loro figlio di 6 anni, ndr) insieme. L’albero, sempre vero, lo cambiamo ogni anno, e pure le decorazion­i. Poi quando è il momento di toglierle spariscono tutti e tocca sempre a me».

Gigi, anche quest’anno a Capodanno sarà impegnato in tv.

«Sarà il mio terzo show di San Silvestro per Canale 5. Il primo l’ho condotto da Napoli, il secondo da Bari e stavolta saremo a Civitanova Marche. L’abbiamo scelta perché è la città che ha ospitato le persone colpite dal sisma del Centro Italia».

Allegria e generosità, insomma…

«C’è una finalità nobile: grazie a un numero solidale si raccoglier­anno fondi per garantire un supporto psicologic­o ai bambini che a causa del sisma si sono ritrovati senza una casa, senza una scuola, e che ora sono appoggiati di qua e di là, dai nonni, dagli zii, da amici…». Com’è nata l’idea? «Per lasciare acceso un faro su queste persone: le notizie passano, ma loro il dramma continuano a viverlo. Quella sera cercheremo di far sentire il nostro affetto, il nostro calore e la nostra vicinanza facendo anche qualcosa di concreto. In quell’occasione poi io manterrò il mio impegno con il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi: gli consegnerò l’assegno di 50 mila euro ricavato dal concerto che ho tenuto ad agosto a San Nicola Baronia, in provincia di Avellino, da destinare alla ricostruzi­one della città. E sto cercando di organizzar­e un’amatrician­a in piazza per tutti».

Quando non è al lavoro in tv o in concerto come passa il Capodanno? «A casa, in famiglia» Che cosa non manca mai? «O’ cenone. Prettament­e napoletano». Ci faccia sognare… «Spaghetti con le vongole. Lenticchie e cotechino. Ma soprattutt­o i dolci: la pastiera, le cassatine, o’ roccocò ( un tarallo duro con le mandorle dentro, ndr), gli struffoli col miele». Chi cucina? «Io e Anna. Ma quest’anno, se tutto va bene, il cenone sarà una bella pasta all’amatrician­a e ne sono contento».

Le tradizioni del Capodanno che rispetta?

«Indosso i boxer rossi che mi regala Anna tutti gli anni». Lei si mette al pianoforte a cantare? «Ma no, non cantiamo né balliamo. Piuttosto si chiacchier­a, si gioca a carte e si aspetta la mezzanotte. Poi i ragazzi vanno con gli amici a ballare ( D’Alessio ha tre figli dal primo matrimonio: Claudio di 30 anni, Ilaria di 24 e Luca di 13, ndr). Noi ormai non ce la facciamo più...».

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