Dimentichiamo chi soffre
Della musica e della solidarietà verso i terremotati
All’ingresso di casa D’Alessio campeggiano un meraviglioso albero di Natale con addobbi blu, argento e bianchi, e un presepe tradizionale. A guardar bene, tradizionale fino a un certo punto: tra pastori e magi ci sono anche le statuine di Gigi e di Anna Tatangelo. «Sono quelle degli artigiani di San Gregorio Armeno» spiega sorridendo lui. Chi si occupa degli addobbi natalizi? «Io, Anna e Andrea ( il loro figlio di 6 anni, ndr) insieme. L’albero, sempre vero, lo cambiamo ogni anno, e pure le decorazioni. Poi quando è il momento di toglierle spariscono tutti e tocca sempre a me».
Gigi, anche quest’anno a Capodanno sarà impegnato in tv.
«Sarà il mio terzo show di San Silvestro per Canale 5. Il primo l’ho condotto da Napoli, il secondo da Bari e stavolta saremo a Civitanova Marche. L’abbiamo scelta perché è la città che ha ospitato le persone colpite dal sisma del Centro Italia».
Allegria e generosità, insomma…
«C’è una finalità nobile: grazie a un numero solidale si raccoglieranno fondi per garantire un supporto psicologico ai bambini che a causa del sisma si sono ritrovati senza una casa, senza una scuola, e che ora sono appoggiati di qua e di là, dai nonni, dagli zii, da amici…». Com’è nata l’idea? «Per lasciare acceso un faro su queste persone: le notizie passano, ma loro il dramma continuano a viverlo. Quella sera cercheremo di far sentire il nostro affetto, il nostro calore e la nostra vicinanza facendo anche qualcosa di concreto. In quell’occasione poi io manterrò il mio impegno con il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi: gli consegnerò l’assegno di 50 mila euro ricavato dal concerto che ho tenuto ad agosto a San Nicola Baronia, in provincia di Avellino, da destinare alla ricostruzione della città. E sto cercando di organizzare un’amatriciana in piazza per tutti».
Quando non è al lavoro in tv o in concerto come passa il Capodanno? «A casa, in famiglia» Che cosa non manca mai? «O’ cenone. Prettamente napoletano». Ci faccia sognare… «Spaghetti con le vongole. Lenticchie e cotechino. Ma soprattutto i dolci: la pastiera, le cassatine, o’ roccocò ( un tarallo duro con le mandorle dentro, ndr), gli struffoli col miele». Chi cucina? «Io e Anna. Ma quest’anno, se tutto va bene, il cenone sarà una bella pasta all’amatriciana e ne sono contento».
Le tradizioni del Capodanno che rispetta?
«Indosso i boxer rossi che mi regala Anna tutti gli anni». Lei si mette al pianoforte a cantare? «Ma no, non cantiamo né balliamo. Piuttosto si chiacchiera, si gioca a carte e si aspetta la mezzanotte. Poi i ragazzi vanno con gli amici a ballare ( D’Alessio ha tre figli dal primo matrimonio: Claudio di 30 anni, Ilaria di 24 e Luca di 13, ndr). Noi ormai non ce la facciamo più...».