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Ficarra e Picone Sta per uscire il loro film, «L’ora legale» e dal 6 febbraio saranno di nuovo a «Striscia» ...

I due comici stanno per tornare nei cinema con l’esilarante film «Abbiamo immaginato un paese in Sicilia i cui abitanti provano a rispettare alla lettera tutte le leggi. Ma la situazione sfugge di mano...» L’ora legale e, dal 6 febbraio, su Canale 5 con

- Di Paolo Fiorelli foto di Dario e Oriana Palermo

Un paese siciliano in preda a una folle, rivoluzion­aria moda: la legalità. Nel nuovo film di Ficarra e Picone si scherza, ma neanche troppo, su uno dei talloni d’Achille del nostro Paese: il rapporto molto, ma molto disinvolto con leggi e regole. E poi i due torneranno a condurre «Striscia la notizia», una trasmissio­ne che proprio delle regole si fa paladina. Ma cominciamo dal film.

Ancora una storia ambientata in Sicilia. La quinta. Non nascondete certo le vostre radici...

Picone: « Il fatto è che la Sicilia è uno straordina­rio laboratori­o sociale. Rappresent­a bene tutta l’Italia».

Ficarra: « Infatti si dice che tutto quello che succede in America dieci o venti anni dopo arriva in Italia. Sì, ma passando dalla Sicilia».

La battuta-chiave del film direi che la pronuncia Salvo: «Le regole si aggiustano, non è che possiamo aggiustarc­i noi alle regole…».

Ficarra: «Eh sì, è una filosofia molto italiana, no? Guardate la legge elettorale: da noi c’è questa graziosa tradizione per cui ogni anno la si vuole cambiare per aggiustarl­a alle necessità del momento».

Picone: «E allora ci siamo immaginati un paese dove i cittadini eleggono un sindaco onestissim­o, un vero patito della legalità. Subito dopo però è il panico. Perché la legalità costa sacrifici e ognuno dovrà rinunciare a qualche vantaggio, piccolo o grande».

Ci riuscirann­o? Picone: «Oh non lo possiamo dire, se no raccontiam­o il finale!». E voi qual è la cosa più illegale che avete fatto? Picone: «Devo confessare una discreta serie di parcheggi in doppia fila». Ficarra: « Votare. Nel senso che è come se avessi fatto da palo a certi politici disonesti. Tuo malgrado, diventi complice». E la più legale? Ficarra: «Pagare le tasse. E me ne scuso con tutti». E perché? Ficarra: «Ma perché non è carino, poi gli evasori si sentono in dovere di pagarle anche loro». Picone: «È pressione psicologic­a». E la cosa più illegale che vorreste tanto fare? Ficarra: «Costringer­e i politici a trovare parcheggio da soli». Picone: «E pure un lavoro». Ficarra: «Nooo, un lavoro è troppo una cattiveria». Il film è coprodotto da Trump Limited. C’è di mezzo il presidente americano?

Ficarra: « Miii… non è Trump ma Tramp, con la A. È la nostra società e il nome è un omaggio al personaggi­o di Charlot, il cui nome in inglese è appunto “The Tramp”». Peccato, addio scoop. Però Charlot era uno solo e voi siete due. A quale coppia vi piacerebbe essere accostati?

Picone: «Stanlio e Ollio, li guardavo sempre da bambino».

Ficarra: «Sì, e poi anche Jack Lemmon e Walter Matthau. E Zuzzurro e Gaspare. E mettiamoci anche un tocco di George Clooney e Brad Pitt, per la bellezza».

Parliamo un po’ di «Striscia la notizia», dove sbarcheret­e il 6 febbraio. Per voi è un appuntamen­to fisso dal 2005. Cos’è che vi rende irrinuncia­bili per Antonio Ricci?

Picone: «Non lo so. Spero l’entusiasmo e la voglia di divertirci».

Ficarra: «In realtà “Striscia” per noi è solo una copertura. Stiamo a

Milano da lunedì a venerdì, ci facciamo dare i soldi e poi li portiamo in un noto paradiso fiscale: giù in Sicilia». Capisco. Il tapiro a chi lo dareste? Ficarra: «Per carità, questo lo può decidere solo Ricci. La «tapirologi­a» è una scienza antica di millenni, complicati­ssima, ci vogliono anni e anni di studio solo per capirci qualcosa».

Picone: «A noi comunque il tapiro non l’hanno mai dato. Non siamo all’altezza di un simile onore».

Ma a parte « Striscia » non c’è un’altra trasmissio­ne che vi piacerebbe condurre?

Ficarra: «Sì, vorrei fare l’Angelus alla domenica. Più che altro per vedere piazza San Pietro dall’alto».

Ma quella è una prerogativ­a del Papa, no?

Ficarra: «Ma io mica pretendo di dire l’Angelus da solo. Lo facciamo in due. Francesco, basta che mi telefoni. Telefoni a tutti…».

Picone: «Io vorrei fare il Meteo, perché lo guarda sempre mio padre che è contadino».

Ficarra: « Non gli basta scrutare il cielo?».

Picone: «Quello era mio nonno: guardava fuori e capiva il tempo del giorno dopo. Ma è un’arte che si è persa. Il nonno s’affacciava alla finestra, papà s’affaccia alla tv».

A questo punto metteteci pure «Donnavvent­ura»…

Ficarra: «E certo. La donna è sempre un’avventura».

«Linea verde»? «Linea bianca»? «Linea blu»?

Ficarra: «Scelgo “Linea bianca” per i suoi effetti stupefacen­ti». «Unomattina»? Picone: « Nooo, noi non possiamo proprio svegliarci presto».

Ficarra: «Al massimo possiamo fare “Unopomerig­gio”». Altre idee? Picone: «“Ulisse” per fare tanti viaggi». Ficarra: «Io vorrei fare una cosa come “Detto fatto” ma con consigli utili davvero, tipo: “Come non pagare le tasse” o “Come entrare al concerto senza biglietto”. La chiamerei “Consigli di vita”».

Ultima domanda. Mi dite il segreto del vostro successo? Ficarra: «La disistima reciproca». Picone: «E anche il ricatto». Ficarra: «Sì, perché ognuno di noi sa dell’altro segreti inconfessa­bili. Per questo dobbiamo restare insieme: per sorvegliar­ci».

Picone: «E poi, non dimentichi­amocelo, un po’ di sana cattiveria».

Ficarra: «Io lo so benissimo che lui sarebbe più felice senza di me. Perciò gli sto attaccato come una cozza. Per fargli dispetto. E viceversa».

Picone: «Già, è per questo che non ci lasceremo mai».

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detto Salvo, lavorano insieme dal 1993. Protagonis­ti di «Nati stanchi» nel 2001, hanno poi diretto i loro seguenti cinque film, fino a «L’ora legale». MEZZIBUSTI Ficarra e...
INSEPARABI­LI Valentino Picone ( 45 anni, a sinistra) e Salvatore Ficarra (45), detto Salvo, lavorano insieme dal 1993. Protagonis­ti di «Nati stanchi» nel 2001, hanno poi diretto i loro seguenti cinque film, fino a «L’ora legale». MEZZIBUSTI Ficarra e...
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Vincenzo Amato ( 50, interpreta il neo sindaco Pierpaolo Natoli) e Leo Gullotta ( 71, è padre Raffale, il più grande sostenitor­e della legalità a Pietrammar­e. Ma...
C’È ANCHE LEO GULLOTTA Sopra, Ficarra e Picone sul set del film. Sotto, da sinistra, Vincenzo Amato ( 50, interpreta il neo sindaco Pierpaolo Natoli) e Leo Gullotta ( 71, è padre Raffale, il più grande sostenitor­e della legalità a Pietrammar­e. Ma...
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