La ricetta di Tessa Gelisio E «Buono a sapersi» di Samantha Biale ...
In testa ci sono carne e pesce, ma anche peperoncino e tè verde aiutano
Avete pranzato con un piatto di pasta ai frutti di mare? Ha circa 600 calorie, ma di fatto è come se ne avesse 540. Proprio così. Ogni volta che mangiamo, l’organismo brucia dell’energia per digerirlo e assimilarlo. Grazie a questo meccanismo fisiologico chiamato Tid (Termogenesi indotta dalla dieta), se ne va circa il 10% delle calorie giornaliere! Ecco gli alimenti che aiutano a consumare un po’ di più… e la linea ringrazia! Carne e pesce: per la metabolizzazione delle proteine animali l’organismo spende il 30% del loro apporto calorico, contro il 7% dei carboidrati e il 3% dei grassi. Ecco spiegato perché sono diventate famose le diete basate su un alto consumo di proteine. Albume, alimenti a base di soia, grana e parmigiano: sono i cibi più ricchi di fenilalanina e tirosina, i due aminoacidi precursori degli ormoni che accelerano il metabolismo. Ricotta e formaggi freschi: sono costituiti per buona parte da sieroproteine che regalano un buon effetto termogenico. Pane bruno, pane di segale 100%, pasta integrale e cereali grezzi: se a un pasto che comprende carne o pesce e verdure, aggiungiamo una porzione di uno di questi cibi ricchi di fibre grezze, favoriremo ulteriormente la termogenesi. Peperoncino e senape: secondo gli scienziati del «Center for human condition» dell’Università di California a Los Angeles, il peperoncino aumenta leggermente il dispendio calorico dopo pasto. Merito della vasodilatazione indotta dalla capsaicina. Non siete pronti al suo effetto shock? Puntate sulla senape piccante: ha effetti simili. Tè verde: un suo componente, chiamato Epigallocatechina gallato (Egcg), aumenta in modo lieve ma significativo il ritmo metabolico nelle 24 ore. La dose necessaria è pari a 3-4 tazze. Occhio però: in alcune persone particolarmente sensibili può dare tachicardia.