«MAI UN POLITICO SE L’È PRESA PER LE NOSTRE IMITAZIONI»
Signor
Pingitore, le commemorazioni le fanno piacere o le mettono nostalgia? «Le commemorazioni portano vagamente male… Più che altro spero sia un’occasione di parlare di un fenomeno come quello del “Bagaglino”, che per 30 anni ha fatto un certo tipo di televisione». Cosa accadde 30 anni fa? «Nel 1987 portammo in Rai il progetto di “Biberon”, un programma in cui i politici interpretati da imitatori-sosia incontravano i veri Craxi, Andreotti, De Mita... che dovevano dimostrare di essere persone di spirito. Cambiando titolo è andato avanti per anni prima in Rai e poi su Mediaset». Fu subito un successo? «Nella puntata in cui si presentò il vero Andreotti arrivammo a 14 milioni di spettatori. Il nostro Craxi imitato da Pierluigi Zerbinati veniva salutato in strada dai corazzieri e Aldo De Luca, il sosia di Cossiga, fu invitato al Quirinale». Satira, imitazioni, soubrette: quanti «plagi» avete subito? «Tanti hanno cercato di imitarci. Ma sono molto attaccato alle mie cose e magari non ho notato meriti che altri hanno». Avete imitato tutti. Chi si è arrabbiato di più? «Di arrabbiati io non ho notizia. Ma per un politico o un personaggio di spettacolo l’imitazione è un guadagno. Il fischio è sempre meglio dell’indifferenza». Lei fa le imitazioni? «Sono completamente incapace. Servo come negativo, tipico esempio di cosa-non-si-fa». L’ultimo suo varietà tv, «Bellissima - Cabaret anticrisi», è del 2009. Poi la crisi c’è stata… «Certo, e ha colpito tutti quanti. Però da tre anni noi abbiamo ricominciato a fare questo tipo di spettacolo in teatro. E c’è ancora il pubblico che ci ha sempre amato».
Barbara Mosconi