Fabio De Luigi e Stefania Sandrelli
Un film tra amicizia ed esoterismo
Sono i protagonisti del film «Questione di karma», al cinema dal 9 marzo..........
Karma: «Nella religione e filosofia indiana, indica il frutto delle azioni compiute da ogni vivente, che influisce sulla rinascita nella vita successiva». Il dizionario Treccani spiega bene il termine e la commedia con Fabio De Luigi, Elio Germano e Stefania Sandrelli lo mette in scena con un grazioso tocco surreale. De Luigi interpreta uno stralunato riccone convinto di aver ritrovato suo papà «reincarnatosi» in un certo Mario. E quest’ultimo, che ha tantissimi debiti e pochissimi scrupoli, non tarderà ad approfittarne, nonostante le perplessità della mamma della vittima (una Stefania Sandrelli svampita almeno quanto suo «fi- glio»). Ma questo, naturalmente, è solo l’inizio del gioco...
De Luigi, il suo personaggio «ci fa o ci è»?
Fabio De Luigi: «No, guardi che il mio Giacomo non è uno stupido, eh? È solo rinchiuso in un mondo tutto suo. Si appassiona di filosofie e arti orientali, ma non frequenta nessuno. È un candido».
Anche la madre sembra un po’ svampitella...
Stefania Sandrelli: «No, è proprio una matta! Fa certe cose assurde... Tanto che io dicevo al regista: “Mi fido ma non farmi fare brutte figure, eh?”. Perché io tendo a fidarmi sempre, proprio come lei. Ma ho imparato che, a fidarsi troppo, si rischia di essere feriti».
Il film affronta il tema della reincarnazione. Vi siete mai chiesti che personaggio del passato potreste essere stati in una vita precedente?
De Luigi: «Non dico Napoleone perché è la risposta dei matti. Magari un grande attore di inizio Novecento, un’epoca che mi affascina molto, tipo Rodolfo Valentino... Ah no, ci sono.
Un campione di baseball come Joe DiMaggio. Che in più aveva anche Marilyn Monroe».
Sandrelli: «Vale anche un animale? Perché a me piacerebbe essere un gatto o un cane. E ancora di più un asinello. Adoro gli asinelli, lavorano un sacco e sono sempre buoni e gentili».
A proposito di bontà, per De Luigi questo non è il primo personaggio del genere. Fabio, ma come fa a essere sempre così buono?
De Luigi: «Guardi che fingersi buoni è il massimo della cattiveria».
Ma via, lei è più buono dei boy scout che aiutano le vecchiette ad attraversare la strada.
De Luigi: «Non ho mai aiutato una vecchietta, ma non escludo di farlo. E comunque conosco boy scout cattivissimi».
Sandrelli: «Io invece sarò presto una criminale, anche se dilettante, eh... Nel film “Il crimine non va in pensione” ( in uscita il 16 marzo, ndr) con Franco Nero e Orso Maria Guerrini formo una banda di pensionati rapinatori!».
Il personaggio interpretato da Elio Germano, invece, è una bella carognetta...
Sandrelli: «Sì, ma a un certo punto si sentirà “responsabile” nei confronti dell’ingenuone che sta sfruttando».
De Luigi: «E nasce un’amicizia. Ho accettato il copione soprattutto perché è una grande, insolita, stravagante storia di amicizia». Cosa farebbe per un amico in più? De Luigi: «Cocciante cantava “andrei a piedi certamente a Bologna». Ecco, lo potrei fare anche io. Da Santarcangelo di Romagna, dove vivo, sono 100 chilometri abbondanti. Poi però gli chiederei il perché della scarpinata, e spero che abbia una buona risposta!».
Ma lei presterebbe a un amico un sacco di soldi, come fa Giacomo?
De Luigi: «Beh, ci vorrebbe proprio un motivo grave. Per ora ho prestato cifre più piccole. È chiaro che se presti soldi a un amico devi entrare nell’ordine di idee che non te li ridarà. Più che altro è un regalo». Le va di diventare mio amico? De Luigi: «Grazie, ma di amici così ne ho già a sufficienza!».