Ho salvato le rose di Michael Jackson
LUCA SARDELLA annuncia i prossimi viaggi per il programma di Rete 4 e rivela un incredibile retroscena della sua vita
Cominciamo dal vero scoop. Quella che indossa Luca Sardella non è una coppola, ma un berretto bretone. Così almeno sostengono alcuni elegantoni siciliani della redazione, che mi fanno notare la visiera, troppo sporgente per il modello classico. Ma il conduttore non ci sta: «Ma quale berretto bretone! Le mie sono vere coppole siciliane, ma disegnate da me con un tocco personale. Le ho fatte realizzare da un artigiano e a casa ne ho 365, ognuna con la sua camicia da abbinare. Le ha approvate pure Pippo Baudo in persona. E mi ha detto di non toglierle mai». E infatti Sardella non le toglie neanche oggi, mentre passeggia sulla spiaggia di Massa Lubrense, proprio di fronte all’isola di Capri.
Sardella, a ogni intervista devo andarla a scovare in un angolo d’Italia diverso. Ma a casa non ci sta mai?
«Sono in viaggio 26 giorni al mese. Ogni due settimane torno a Roma per due giorni, faccio il cambio della valigia e lavoro al montaggio delle nuove puntate di “Parola di pollice verde”. Poi riparto». Il posto più straordinario? «Il Brasile. Ho trovato un uomo che
come animali domesti-
Se avete un balcone, è il momento di portare fuori le piante d’appartamento. Devono prendere luce e aria Togliete dalle piante tutti i rametti e le foglie secche: rubano energia e ostacolano la nuova fioritura. In particolare fate attenzione alle foglie colpite da malattie
ci ha un cane e un leopardo. Pascoli per mucche vasti 60.000 ettari, per intenderci come tutta la Repubblica di San Marino. E ho visto pure un tapiro: esiste davvero, non lo hanno inventato a “Striscia”! È grasso, lento e pericoloso. Presto andremo a Houston in Texas…». Cosa ci va a fare a Houston? «Lì c’è il più grande mercato mondiale di peperoncini messicani. E poi c’è una base della Nasa dove scopriremo come viene fatto il cibo che gli astronauti portano nello spazio. Ecco, lo spazio forse è l’unico posto dove non sono mai stato. Mi piacerebbe proprio fare una puntata del “Pollice verde” da un’astronave». È l’unica cosa che le manca? «No, ce n’è anche un’altra. Condurre Sanremo. Dopo 25 anni di carriera televisiva mi piacerebbe provarci».
Lei è un botanico ma anche un cantante e autore di canzoni. Un caso unico nel mondo dello spettacolo.
«Sì, ma questa doppia competenza mi ha permesso di fare incontri straordinari. Una volta sono finito nella villa di Beverly Hills di Michael Jackson, perché voleva far fiorire le rose sul muro di cinta ma le piante continuavano a morire. Gli ho consigliato, tra le altre cose, di diffondere con gli altoparlanti canzoni italiane in giardino, a tutto volume. Le piante hanno bisogno di armonia. Oh, sarà stata anche fortuna, ma ha funzionato…». Per chi scriverebbe una canzone? «Non mi piace fare nomi, di solito sono loro a chiederlo a me. Però scriverei volentieri per Fiorella Mannoia, è straordinaria, mi tocca il cuore». In questo periodo sta componendo? «Come no. Sono al lavoro sul mio prossimo album. Una raccolta dai ritmi caldi e sudamericani. Titolo provviso
rio: “Vorrei essere”».
A primavera è il momento di tornare a innaffiare con generosità sia le piante da terrazzo sia i giardini Potate le rose. Non preoccupatevi se c’è già qualche bocciolo: se volete avere a maggio una fioritura straordinaria, dovete sfoltirle