Carolyn Smith
CAROLYN SMITH Veterana nella giuria dello show di Milly Carlucci, è quella che si prende più cura dei concorrenti
Parla il giudice «buono» di «Ballando con le stelle»
L’accento anglo-scozzese è diventato il segno inconfondibile della sua personalità. Sorridente e severa al tempo stesso, la ballerina e coreografa Carolyn Smith, nata a Paisley ma cresciuta nella vicina Glasgow, si conferma, edizione dopo edizione, il giudice più amato (è lei il capitano della giuria) di «Ballando con le stelle». Quest’anno Carolyn ha una forza travolgente e un entusiasmo contagioso; la ballerina si è lasciata alle spalle un periodo difficile dovuto alla malattia contro cui ha lottato con le unghie e con i denti: «Bisogna sempre guardare avanti con ottimismo e continuare a fare le cose che si amano» dice sorridente a Sorrisi.
Carolyn, in questa edizione ha una luce particolare negli occhi…
«Sono felice. Merito anche di una stagione molto movimentata dove ci sono vip per tutti i gusti. Credo che il pubblico, in studio e a casa, non si possa annoiare».
Lei è l’unica giudice che va a seguire i concorrenti anche nelle prove e non ne diserta nessuna.
«Sono l’unico membro della giuria ad avere competenze tecniche. Ma non lo sento come un dovere. Ho provato anche a stare lontano dagli studi, ma è più forte di me. Voglio vedere tutto dall’inizio alla fine».
A volte i giudici sono impietosi, lei invece è più comprensiva.
«I miei colleghi dovrebbero essere più morbidi e provare a mettersi nei panni dei concorrenti. Non bisogna mai offendere o attaccare una persona. Se venissi attaccata così reagirei sparando anch’io. Zazza ( Ivan Zazzaroni, ndr) ha partecipato come ballerino, ma forse ha dimenticato la fatica che si fa per prepararsi alle esibizioni. E poi noi giudici alla fine siamo lì anche per divertirci, no?».
Lei però si arrabbia molto se un concorrente si azzarda a mettere in discussione le decisioni della giuria… «Mi innervosisco quando vedo che qualcuno alza la cresta. “Ballando” dura dieci settimane e in così poco tempo non si diventa ballerini professionisti».
Tra i concorrenti più vulnerabili c’è Giuliana De Sio. Ce la farà?
« L’ammiro molto come attrice, ma a volte trasmette un po’ troppa ansia. Mi ricorda Anna Oxa, che partecipò qualche anno fa ( nel 2013,
ndr). Voglio concorrenti che si divertano con il ballo e non che entrino in pista con la paura. Dobbiamo giudicare Giuliana come ballerina, non per come recita. Ogni volta lei tira fuori i suoi problemi, ma chi non ne ha? Se volessi parlare dei miei, allora?».
Un tempo era soprannominata la «Crudelia De Mon» di «Ballando». Dopo la malattia, però, lei sembra essere cambiata…
«Sin dall’inizio Milly mi ha detto che avrei dovuto trattare i vip come se fossero stati miei allievi. Ma i concorrenti di “Ballando” non sono miei studenti e fanno miracoli ogni settimana. Avevo deciso già da un bel po’ di far venire fuori il mio lato umano e non quello tecnico. L’ultimo anno ha solo confermato questa mia nuova attitudine perché ho toccato con mano la sofferenza. Nella scorsa edizione c’erano serate in cui non avevo né voce né forza fisica. Ora non desidero altro che aiutare i concorrenti».
Cosa ne pensa della tv che tratta temi delicati legati a malattie gravi come «Braccialetti rossi», «Kemioamiche» e «I ragazzi del Bambino Gesù»?
«Malattie gravi come i tumori erano considerate un tabù in televisione. Oggi invece ci si è resi conto che è importante affrontare questi temi perché così si può fare prevenzione e vera informazione. Un tempo nei programmi c’erano solo i medici che ne parlavano, mentre oggi sono i protagonisti, i malati a raccontare le loro esperienze».
Si vedrebbe mai in un altro programma?
«Amo “Ballando”. Ma mi piacerebbe condurre un programma sugli animali perché li adoro. E parteciperei a “Celebrity MasterChef”».