L’ASSASSINA PER ME ERA LORETTA GOGGI

Caro direttore, direi che in queste settimane con la televisione non ci si può proprio annoiare: dalle beghe di «Amici» (a me dispiace, sa?, che sia andato via Morgan, anche se capisco che in certi momenti sia difficile da sopportare), alle partite della grande Juventus, fino alle tante fiction belle in onda, da quella di Gabriel Garko a quella con Alessio Boni. Ma soprattutto bisogna fare festa, perché erano anni che non accadeva che una fiction finisse davvero, con un finale bello e sicuro, senza possibilità di una seconda stagione. Mi riferisco alla meravigliosa «Sorelle», anche se purtroppo l’assassino era il mio attore preferito, Giorgio Marchesi...

Maria Sole Venuti, Catania Su Morgan non mi pronuncio, gentile Maria Sole, mentre faccio gli auguri alla Juve di vincere finalmente la Champions League (e con questa frase non si immagina quanti nemici mi sia fatto). Sul finale di «Sorelle» ha ragione: ormai l’andazzo è che si segue una fiction per mesi, si arriva all’ultima puntata e riparte tutto daccapo: morti che non muoiono, scomparsi che ritornano senza un perché, matrimoni interrotti (tutto per fare il seguito numero 2,o 3, o 3.000). Infatti i furbetti delle fiction non scrivono più sullo schermo «Ultima puntata», ma «Finale di stagione»: e c’è una bella differenza. «Sorelle» invece è finita per sempre e con un colpevole. Ci voleva tanto? A proposito: io ho sospettato sin dall’inizio della nonna. Scusami Loretta, ma eri così convincente come assassina... (a.v.)

LUI COLPEVOLE, LEI INNOCENTE

Loretta Goggi (66 anni) e Giorgio Marchesi (43) in una scena della fiction di Raiuno «Sorelle».