TV Sorrisi e Canzoni

Come fatina dei desideri

E racconta cosa vedremo nella seconda edizione dello show su Canale 5

-

costruirà il miglior percorso di cambiament­o dei partecipan­ti».

Che tipo di storie seguiremo nella prima puntata?

«Alcune difficili, altre leggere, altre fortissime. Raccontare storie per alcuni è forse un modo antico di fare television­e, ma fatto in chiave moderna funziona sempre. Alcuni casi si portano dietro una grande sofferenza, ma anche una grande fiducia. C’è ribellione, c’è rabbia, c’è amore, ci sono tante sfaccettat­ure. Noi aiutiamo le persone a ripartire e lo vediamo subito, non ci sono solo promesse. Questo è il meccanismo vincente del programma. “Selfie” mi ha arricchito, mi ha dato lucidità e una nuova percezione della vita degli altri. Ha fatto emergere dei valori che in me c’erano già, ma erano latenti».

Condurre «Selfie» ha cambiato un po’ anche lei?

«Io sono fortunata, sono forte. E la forza nella vita te la dà la sofferenza. Come esercizio di autostima ricordo i momenti bui, cioè proprio quelli in cui sono migliorata perché ho dovuto tirare fuori la grinta. Già di mio ero molto ottimista, dopo “Selfie” lo sono diventata ancora di più, perché è un programma che insegna a non perdere la speranza. Insomma, sono contenta, pian piano sto tornando a essere la simpatica guascona che sono sempre stata».

Il programma è prodotto dalla Fascino di Maria De Filippi. Com’è lavorare insieme con lei?

«Maria è una donna fantastica, una grande conoscitri­ce delle persone e della tv, una psicologa e un’amica. Lei e Fascino sono la mente, io il “braccio armato”. Lavoro divinament­e con loro. Ho trovato un modo di chiacchier­are, di fare progetti molto “americano”, quello che mi attrae di più. Spero di lavorare di nuovo con lei, bene come ora».

Nella scorsa edizione hanno chiesto aiuto ai vostri esperti Pamela Prati, Gemma Galgani, Alessia Macari. Anche stavolta esaudirete desideri di personaggi televisivi?

«Ce ne sono molti che vorrebbero chiedere aiuto, ma bisogna superare la paura di aprirsi. Io lo spero». E il futuro dopo «Selfie»? «Adesso c’è il presente. “Selfie” mi assorbe anima e corpo. Ma il futuro è molto bello e questo mi dà forza».

In base alla sua esperienza cosa consiglier­ebbe ai ragazzi che sognano di lavorare in tv?

«Di non avere fretta, di fare un passo alla volta. Oggi ci sono tanti mezzi per farsi conoscere: i social, YouTube... Ma siccome tutto porta a fagocitare nozioni e stimoli, bisogna avere il coraggio di andare piano. Ciò non significa arrendersi o rimanere indietro, ma costruire una casa dalle basi, dalle fondamenta».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy