TV Sorrisi e Canzoni

Siamo gli unici italiani

CUTUGNO E CINQUETTI «A Copenaghen provarono invano a farmi squalifica­re» rivela Gigliola. E Toto racconta di quella volta che a Zagabria fuggì per volare in mongolfier­a... Sorrisi fa incontrare di nuovo i due cantanti

- Di Stefania Zizzari foto di Iwan Palombi

Non si vedono da qualche anno, da quando si sono incrociati in un programma tv (e nessuno dei due ricorda quale). Ma Toto Cutugno e Gigliola Cinquetti si conoscono da una vita. E si vogliono bene. «Se non mi fosse simpatico mica avrei accettato di fare queste foto» confida ridendo Gigliola. Si abbraccian­o, scherzano, si riservano attenzioni. Toto indossa occhiali da sole. Quando li toglie per fare le foto gli restano dei piccoli segni sul naso. «Vieni qui, te li copro con il mio fondotinta» gli dice Gigliola. E prima di uscire per scattare lui le raccomanda: «Copri la gola, c’è vento fuori...».

Dopo il servizio fotografic­o rientriamo e davanti a un tè caldo al limone (lei) e a un caffè (lui) cominciano a parlare. «Sbaglio o ho scritto due pezzi in francese per te?» chiede Toto. «“Sans toi” e “Western”» risponde lei. «In Francia siamo sempre andati forti io e te... anzi, mi piacerebbe ricantare “Sans toi” in una nuova versione. Che dici, ci pensiamo?».

Tra le cose che vi acco- munano c’è l’Eurovision Song Contest: siete gli unici due italiani ad averlo vinto, per ora. Cosa ricordate della vostra vittoria?

Gigliola: « Era il 1964, a Copenaghen, cantavo “Non ho l’età”. Avevo 16 anni e facevo grandi mangiate di salmone affumicato, l’unica cosa che mi piaceva della cucina danese. Indossavo un tubino blu (nella tv in bianco e nero non si vedeva il colore, ndr) scelto senza particolar­i ansie: mi vestivo proprio così, era il mio stile».

Era giovanissi­ma, eppure sembrava sicura di sé…

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy