Ecco perché tutti sognano il Giappone
La passione per il Sol Levante sta contagiando molti, a cominciare dalle star della nostra televisione Pulizia, onestà, cortesia, rispetto per gli altri e un po’ di follia. Un esempio? In pubblico non ci si soffia il naso
DA VISITA STUPIRSI DEI BIGLIETTI
Quando ci si presenta non ci si dà la mano, ma si fa un piccolo inchino. I giapponesi vanno pazzi per i biglietti da visita: quando si ricevono si devono guardare e rigirare tra le mani, emettendo versi di ammirazione come «Ooooh». Il tono della voce è comunque sempre basso: in Giappone non si urla mai. Se si porge qualcosa a qualcuno si fa sempre con due mani: è un gesto rispettoso e gentile.
IL CIN CIN GUAI A BRINDARE CON
Quando si fa un brindisi è vietato dire «cin cin» perché in giapponese è una parolaccia. Meglio «Kanpai!», cioè salute!
BACCHETTE COME SI USANO LE
A lato le istruzioni per usare correttamente le bacchette: basta solo un po’ di pratica. Ci sono però delle cose da non fare: non infilzare il cibo, non passare il cibo da bacchetta a bacchetta, non piantare le bacchette dritte dentro la ciotola di riso, non indicare persone o oggetti con le bacchette. E comunque, il sushi si può mangiare tranquillamente anche con le mani.
L’AULA GLI SCOLARI PULISCONO
In Giappone c’è il culto del pulito, della cura e del rispetto della cosa pubblica. Ecco perché già a 8 anni i bambini a scuola puliscono le aule e i bagni, e servono a tavola durante il pranzo. Non solo. Tokyo è una città sicura e fin da piccoli s’impara ad andare a scuola da soli.