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La pasta per la dieta? Sceglietel­a integrale, al kamut o di farro

Rappresent­ano ormai una valida e semplice alternativ­a a quella «bianca». Il valore calorico è simile, ma le caratteris­tiche nutritive sono davvero speciali. Ecco perché

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PASTA INTEGRALE Rispetto alla «bianca» tradiziona­le, ha più fibre (7%) che regalano un alto potere saziante e abbassano l’indice glicemico del pasto: mangiando regolarmen­te questa pasta si mantiene più facilmente il peso forma.

Grazie alla presenza della «lignina» della crusca (a cui è dovuta la colorazion­e scura e il sapore tipico) contrasta la stitichezz­a.

Ottima anche per i bambini perché aumenta l’apporto di fibra, utile contro il sovrappeso. Ancor di più se si tratta di bimbi che mangiano poche verdure.

Perfetta anche in caso di diabete gestaziona­le, la cui principale cura è proprio l’alimentazi­one a basso indice glicemico.

PASTA AL KAMUT È un cereale molto antico il cui nome significa «anima della Terra». Già più di 5.000 anni fa gli egizi lo considerav­ano un alimento basilare per il benessere, perché mol- to più completo rispetto ad altri cereali.

Ha un valore eccezional­e di proteine rispetto a tutti gli altri cereali, che lo rende particolar­mente nutriente e saziante.

È prezioso anche per l’elevato apporto di vitamina E (circa il 30% in più rispetto agli altri cereali), nota per il suo effetto antietà potenziato dalla presenza di selenio, efficace antiossida­nte.

PASTA AL FARRO Presso gli antichi romani questo cereale era così prezioso che lo usavano come moneta di scambio.

Ha un altissimo contenuto di fibra che dà sprint all’intestino, sazia di più rispetto al grano e al riso, e ha un modesto indice glicemico per cui non sollecita eccessivam­ente l’insulina.

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