STEFANO COLETTA: «ECCO PERCHÉ NON ANDIAMO IN VACANZA»
«Gli speciali in onda dal 5 luglio al 2 agosto sono degli esperimenti filmici di racconto» ci spiega Stefano Coletta, vicedirettore di Raitre e capostruttura di «Chi l’ha visto?»: «Non c’è una vera conduzione ma un “io“narrante e tratteremo i casi non risolti che meritano un aggiornamento». Quali sono i nomi che risentiremo? «Daniele Potenzoni, il ragazzo autistico sparito sotto la metro di Roma mentre andava all’udienza papale. Patrizia Rognoni, la compagna di liceo di Enzo Iacchetti che più volte ha lanciato appelli. Ci occuperemo della scomparsa di Maria Chindamo e della morte di Isabella Noventa, ma anche dell’evoluzione delle indagini sul caso di Manuela Teverini, del processo d’appello ad Antonio Logli, degli sviluppi sul duplice omicidio dei fidanzati a Pordenone e della morte del calciatore Denis Bergamini». Coletta è anche un autore storico del programma («Venni chiamato per sostituire la mente di “Chi l’ha visto?”, Piero Murgia, e per curare il debutto della Sciarelli, con cui dal 2009 ho lavorato per il rilancio della trasmissione») e può raccontare come mai la conduzione è sempre stata affidata a donne: «È stato Piero Murgia che le ha volute» dice. «Probabilmente l’identità “chilavistiana” è femminile, è più accogliente perché tratta temi di pancia. Non escludo, però, che in futuro anche un uomo lo possa condurre».