Bruno, Vasco e i bambini

Questa settimana celebriamo Vasco Rossi e il suo concerto del 1° luglio a Modena (ne parla Francesco Chignola a pag. 18). Ormai vado di rado ai concerti (niente la sera mi attrae più del divano), ma giovedì scorso sono andato con mia figlia e due bambini al concerto di Bruno Mars. La mia era una presenza «tecnica», dovevo tener d’occhio i bambini eccitati dal primo concerto della loro vita. E vederli spalancare gli occhi davanti agli effetti speciali dello show è stato meraviglioso. Ma non ho potuto perdere tempo nella contemplazione dello stupore infantile: dovevo rifornirli continuamente d’acqua (c’erano mille gradi) e issare ogni tanto i loro corpi, solo apparentemente leggeri, sulle mie spalle. Bruno Mars spinge a ballare dal primo all’ultimo minuto del concerto e le sue canzoni così energetiche mi piacciono da sempre. Morale, mi sono scatenato nelle danze (scomposte e goffe, oggetto di prese in giro dei bambini, che sembravano al contrario due piccoli Michael Jackson). Io e mia figlia avevamo pensato: «A metà concerto crollano e li portiamo a casa». Macché, siamo stati gli ultimi a uscire. In macchina hanno preteso ancora canzoni di Bruno Mars a palla. E mentre, stretti nelle cinture di sicurezza, ballavano indomiti, hanno detto: «Domani sera ancora!». Dite che li devo portare da Vasco?