Cruciverba
Le «parole» di Enzo Caffarelli ...............
«Ci vediamo all’ultima spiaggia» può essere l’annuncio di un normale appuntamento estivo, dato che sono molti gli stabilimenti balneari, gli alberghi, i ristoranti, le pizzerie e gli altri luoghi di ritrovo, perfino una libreria e un istituto di bellezza, che in tutta Italia si sono battezzati L’ultima spiaggia. Eppure l’espressione «essere all’ultima spiaggia» significa più o meno trovarsi nella possibilità estrema di risolvere una situazione, giocarsi la sola carta rimasta, avere un’ultima speranza di uscire da una grave difficoltà. Da dove nasce questo modo di dire? Niente meno che dal titolo di un film del 1959 girato in Australia da Stanley Kramer, con Gregory
Peck, Ava Gardner, Fred Astaire e Anthony Perkins (il protagonista di «Psyco» di Hitchcock). La pellicola, ispirata al romanzo
«On the beach» di Nevil Shute, racconta di una guerra atomica che ha annientato gli abitanti di gran parte del mondo, mentre i sopravvissuti col sopraggiungere della contaminazione nucleare attendono la morte. Dunque non sorprende il significato che l’ultima spiaggia ha assunto nella nostra lingua. Ma, appunto, si tratta di un’espressione solo italiana. E il motivo è semplice: altrove il titolo del film rimase quello del romanzo «On the beach» (cioé «Sulla spiaggia») e nei Paesi ispanofoni divenne «La hora final». In tedesco («Das letzte Ufer») e in francese («Le dernier rivage») c’è l’aggettivo «ultimo», ma il sostantivo equivale a «sponda». Solo da noi la traduzione, forse meno appropriata ma fortunatissima, fu «L’ultima spiaggia».