TUTTI CONTRO TUTTI A SANREMO
Gentile direttore, dal momento che si parla del nuovo conduttore di Sanremo e non si sa ancora nulla, voglio dire la mia sul presentatore. Tra i tanti nomi che si fanno ne manca uno che non sarebbe male: Alessandro Greco. È carino, ha una bella voce, ha presenza e verve. Credo si possa provare a cambiare facce! Anzi, le dirò di più: farei condurre le serate a presentatori diversi e l’ultima a Pippo Baudo. Magari iniziare con Carlo Conti, poi Paolo Bonolis, Amadeus e Greco. Infine Pippo. Poi si vede chi ha fatto più ascolti e si decide a chi affidare il Sanremo del 2019.
Liliana Nieddu, Villar Perosa (TO)
Cara Liliana, la sua è un’idea geniale: fare un Sanremo dove in gara non ci sono solo i cantanti,
ma anche i conduttori! Sarebbe un Festival indimenticabile, coi presentatori che si sfidano e si controllano a vicenda. Ma allora perché non mettere in gara tutti? Per esempio avere cinque orchestre diverse, una a sera, per conquistarsi l’intero Sanremo del 2019. E anche il pubblico in sala: quello più caldo (o più competente) viene premiato con i biglietti gratis per l’anno successivo. Una gara senza fine, tutti contro tutti, ad alta tensione. Sarebbe bello (a parte che a casa qualcuno dovrebbe ricorrere agli ansiolitici), ma purtroppo gli unici che accettano di mettersi in gioco sono i cantanti. E spesso chi non lo vuole fare viene criticato proprio dai conduttori. Io pubblico la sua idea. Magari piace e lei diventa milionaria...