TV Sorrisi e Canzoni

Giampaolo Morelli

Torna «L’ispettore Coliandro»

- Di Paolo Fiorelli

n quasi due anni non è passato un giorno, dico uno, che qualcuno non mi abbia fermato per strada per chiedermi: ma quando torna Coliandro?». Parola di Giampaolo Morelli, che dal 2006 presta il volto al bislacco ispettore nato dalla fantasia dello scrittore Carlo Lucarelli. E ora a tutti i fan in crisi di astinenza possiamo dare finalmente la risposta: «L’ispettore Coliandro» torna in tv dal 13 ottobre, con sei nuovi episodi su Raidue. E Sorrisi ha chiesto al suo interprete di raccontare segreti e novità della nuova stagione.

Allora Morelli, dopo un decennio Coliandro è diventato più astuto, maturo e diplomatic­o?

«Ma quando mai! È riuscito solo a diventare un po’ più vecchio, ma per il resto è il solito: impetuoso, ingenuo, generoso, sempre solo e sempre innamorato, sempre vittima di quelle iene dei suoi colleghi. E ora anche di due quasi-colleghi: i vigili impersonat­i da Patrizio Roversi e Syusy Blady, che lo tartassera­nno di multe».

Almeno riuscirà a farsi riconoscer­e il merito per i casi che risolve... Non dico una promozione, ma una medaglia, un encomio. «Niente. Coliandro non è il tipo da promozioni. Infatti

spesso i fan, sbagliando, lo chiamano “commissari­o”, ma lui è solo un ispettore. Però in questa serie si prenderà una rivincita storica: Veronika Logan, cioè “la Longhi”, il supercapo che l’ha sempre sminuito, avrà bisogno della sua protezione e dovrà pure dormire a casa sua».

Il primo episodio si intitola «Mortal club» e parla di combattime­nti clandestin­i. Mi sa che per Coliandro sono altre botte in arrivo.

«Oh sì, più del solito. Questa volta a picchiarlo non ci saranno criminali “normali”, ma dei giganti. E lui si difende a modo suo, a zuccate. Poi si ferisce e mugugna: “Ma come fa Mel Gibson a tirare quelle testate senza farsi male?”».

A proposito, i Manetti Bros dirigono le scene d’azione quasi senza stuntman. Conseguenz­e?

«Ogni volta mi rompo qualcosa. L’episodio peggiore è stato quando un aggeggio che simula le scintille dei proiettili è esploso, colpendomi un dito. Un male cane... Però la scena d’azione più difficile è stata per l’episodio “Corri, Coliandro, corri”. Ho passato tutto il giorno a galoppare da un punto all’altro di Bologna. E alla fine di ogni ripresa i Manetti dicevano:

L’ISPETTORE COLIANDRO

RAIDUE da venerdì 13 ore 21.20

“Facciamone un’altra!”».

Coliandro riuscirà almeno a conquistar­e una delle fanciulle che incontra sempre nelle sue indagini?

«Lasciamo un po’ di suspense. Certo che, anche se ci dovesse riuscire, la cosa non durerebbe. Coliandro è incurabilm­ente single». Ma tra queste belle, chi è la più bella? Dovesse fidanzarsi, l’ispettore chi scegliereb­be?

«Lui credo tutte. Io invece più modestamen­te ne ho scelta una sola, Gloria Bellicchi (fanno coppia dal 2009 e hanno due figli, ndr) ». Anche i vostri bambini sono fan di Coliandro? «No, Piermaria (14 me

si, ndr) è troppo piccolo e Gianmarco (4 anni, ndr) è ancora nella fase dei supereroi. E Coliandro è tutto meno che un supereroe. Però anche lui un idolo ce l’ha: Clint Eastwood». Cos’ha Coliandro di meno del vecchio Clint?

«La freddezza e lo sguardo cattivo. Che però cerca sempre di imitare». E cos’ha più del vecchio Clint? «Direi la simpatia...».

Guardiamo avanti: ora è sul set del nuovo film di Gabriele Muccino «A ca-

«Sì, il cast è impression­ante. Ho già fatto amicizia con Stefano Accorsi e Pierfrance­sco Favino, con cui non avevo mai lavorato prima. Invece molti altri, come Claudia Gerini e Valeria Solarino, sono vecchie conoscenze. C’è una bella atmosfera “di famiglia”». sa tutti bene». Cast stellare con Ghini, Sandrelli, Accorsi, Gerini, Favino...

Però pare che Muccino vi terrà tutti prigionier­i a Ischia fino a novembre.

«Beh, se ti devono “sequestrar­e”, meglio a Ischia che da qualsiasi altra parte. Per me poi che sono napoletano, è andata proprio bene!».

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