Mogol è un pezzo di storia italiana
Trascorro spesso dei fine settimana molto rilassanti nella verde Umbria, a Toscolano, con Mogol, Daniela e la loro famiglia. È l’occasione per strappare al più grande autore della canzone italiana ricordi e aneddoti preziosi sui brani che hanno fatto da colonna sonora alla nostra vita con Lucio Battisti e tanti altri grandissimi. Nonostante abbia vinto quattro Sanremo, avuto più di 150 pezzi in vetta alla hit parade e venduto oltre 500 milioni di dischi, Mogol minimizza, racconta sempre con grande semplicità la nascita dei suoi capolavori e il contesto in cui si svolsero le vicende che li originarono. Mi sono accorto che, come accade spesso con dei popolarissimi pezzi inglesi o americani, è facile che si conoscano i testi, che si cantino a memoria i brani, assai più raro che se ne conosca il significato. In occasione del ventennale della scomparsa di Battisti, il 9 settembre dell’anno prossimo, Mogol mi ha promesso che racconterà a me e Vincenzo Mollica tutto sull’incontro con Lucio, tanti episodi degli anni vissuti insieme, la genesi e il significato dei loro grandi successi. Ci proponiamo di fare un vero e proprio terzo grado su momenti fondamentali della cultura popolare italiana. E ne faremo un libro, un bel regalo di Mogol a tutti noi.