Giulio Cesare, l’avventura di un mito
Nato intorno al 100 a.C. (avanti Cristo), Giulio Cesare proveniva da una famiglia importante per origine ma tutt’altro che florida in quel momento.
Anche i suoi esordi nella vita cittadina non sono gloriosi: appena diciottenne, per sfuggire alle liste di proscrizione di Silla, deve fuggire travestito da contadino.
Con tenacia e valore risale la china: a 28 anni, nominato tribuno militare, ha già al suo comando 1.000 uomini e 10 centurioni.
Le sue celebri campagne in Gallia hanno inizio nel 58 a.C., quando sconfigge gli Elvezi alla guida di un esercito di 40.000 soldati.
Capace a volte di slanci di magnanimità, Cesare sa però essere anche feroce: reprime la rivolta di due tribù germaniche (Tenteri e Usipeti) sterminando 400.000 persone.
Anche quando deve fronteggiare un avversario numericamente più forte, la sua sagacia gli permette di ottenere comunque la vittoria: accade a Farsalo, quando Pompeo lo sfida con 45.000 fanti e 7.000 cavalieri, ma viene sconfitto.
Com’è noto è ucciso in un complotto ordito da Bruto nel 44 a.C.: viene raggiunto da 23 coltellate, ma secondo un rudimentale esame del medico accorso sul posto, era già morto dopo il secondo colpo.