Stanlio e Ollio
STANLIO E OLLIO Un film di Hollywood celebra la straordinaria amicizia dei due grandi comici
In un film, prossimamente nelle sale, la vita della coppia di comici più amata ...
Fu il loro canto del cigno. E ora quella trionfale tournée teatrale in Europa di Stanlio e Ollio (prima celebri in tutto il mondo, poi quasi dimenticati, poi di nuovo celebri) diventerà un film con Steeve Coogan e John C. Reilly. Qui sopra, la prima immagine di quello che si annuncia come uno dei titoli più amati del 2018. Quale occasione migliore per ripercorrere l’incredibile storia di Stanlio e Ollio? Tanto più che si avvicina il centenario del loro primo lavoro insieme, datato 1921...
Stan Laurel, il vice-Chaplin
L’inglesissimo Stanlio a Hollywood era un immigrato: arrivò negli Usa nel 1910, in nave, insieme con la compagnia teatrale che aveva in Charlie Chaplin la sua star. Nessuno allora pensava che tra i comprimari dell’attore principale si nascondesse un altro divo. Ma già Stan era una sorte di vice-Chaplin: lo sostituiva se malato, e per tutta la vita si divertì a imitarlo.
Babe, lanciato da... un barbiere
Oliver Hardy era della Georgia e deve il suo primo nome d’arte a un barbiere che lo chiamava «Babe» (Bambino) perché innamorato del suo faccione. Nei paesi anglosassoni «Babe» è ancora il suo soprannome più usato.
Il primo incontro grazie a un cane
Entrambi gli attori avevano già girato decine di «comiche» quando si incontrarono nel 1921 in «The lucky dog», dove un cagnolino fa da «coprotagonista» tra Hardy, ladro pasticcione, e la sua vittima Laurel. Ma la coppia assunse tutte le caratteristiche che la resero celebre solo nel 1927. Da allora gireranno insieme oltre 100 film, tra cui i più celebri sono «Fra Diavolo» e «I figli del deserto» (1933), «Nel paese delle meraviglie» (1934) e «Gli allegri eroi» (1935).
Chi è il più intelligente?
Benché uno dei motti di lancio della coppia fosse «Due menti senza neanche un pensiero», è Ollio a ritenersi il più intelligente e a tormentare Stanlio con la sua presunta superiorità. Naturalmente sarà sempre Ollio a finire nei guai maggiori. Hardy spiegava il meccanismo alla base della coppia così: «Il mondo è pieno di Stanli e Olli. C’è sempre una persona sciocca e un’altra ancora più sciocca. Solo che non lo sa».
Una scala da Oscar
La scalinata dove fu girato «La scala musicale» esiste davvero, si trova a Los Angeles, sopra North Vendome Street, ed è ancora oggi meta di pellegrinaggio per i fan della coppia. Nel corto,
che vinse un Oscar nel 1932, Stanlio e Ollio diventavano pazzi per trasportare un pesantissimo pianoforte in cima alla scalinata. Solo per scoprire, alla fine, che avrebbero potuto arrivare nello stesso punto guidando comodamente, perché dall’altra parte c’è una strada.
Albertone e gli altri
In Italia è impossibile separare l’immagine di Ollio dalla voce di Alberto Sordi, che portò all’esasperazione l’intonazione anglosassone dell’originale. Ma quella di spostare gli accenti (in frasi come «Stanlio, sei sempre il solito stupìdo!») non fu una trovata di doppiaggio. Infatti, nei primissimi anni del sonoro, i due attori erano costretti a registrare i dialoghi in diverse lingue sconosciute, e spesso non azzeccavano gli accenti. Quando poi fu inventato il doppiaggio, il pubblico si era ormai affezionato alla pronuncia «sbagliata».
Li chiamavano Cric e Croc
Prima ancora di chiamarsi Stanlio e Ollio, in Italia la coppia divenne famosa con il nome di Cric e Croc (esisteva pure una rivista a fumetti). Invece all’estero hanno nomi come «El Gordo y el Flaco» (Spagna), «Dick und Doof» (Germania), «Flip e Flap» (Polonia).
Famosi a corrente alternata
Dopo l’enorme successo, che durò fino agli Anni 40, la coppia ebbe un calo di popolarità dovuto anche ai problemi di salute del duo: le riprese del loro ultimo film «Atollo K» (una coproduzione italofrancese del 1951) furono un vero supplizio, tanto che sul set venne allestita una sorta di infermeria viaggiante per sostenerli. Ma poi la televisione fece conoscere alle nuove generazioni le vecchie comiche e regalò al duo una seconda giovinezza, rendendoli ancora enormemente famosi. In Italia si ricordano i cicli «Quando ridere faceva ridere» (negli Anni 90 su Raidue) e «Per ridere insieme con Stanlio e Ollio» (dal 2011 su Raitre).
Statue, cartoni e canzoni
Nel 1966 la coppia diventò anche un cartone animato (a fianco del titolo) prodotto da Hanna-Barbera. I due sono stati immortalati anche in una statua: si trova a Ulverston, il villaggio natale di Stan Laurel. Anche in Italia hanno ricevuto tanti omaggi: uno dei più originali glielo hanno tributato Giorgio Faletti e Angelo Branduardi con la canzone «La comica finale» del 1998.
Un Oscar tardivo
Nel 1961, sull’onda della riscoperta della coppia, Stan Laurel ricevette un Oscar alla carriera. Ma si rifiutò di tornare a recitare senza il compagno di una vita, scomparso nel 1957.
La battuta d’addio
Quella che vedete sotto è una delle ultime immagini della coppia, ripresa nel 1956. Oliver Hardy era passato da 140 a 70 chili e sarebbe morto di lì a un anno. Il medico sconsigliò a Laurel di partecipare ai funerali, e la sua assenza favorì i pettegolezzi su presunte «tensioni» nella coppia. Il comico inglese si limitò a dire: «Babe avrebbe capito». Poi se ne andò anche lui, nel 1965, ma non prima di aver severamente ammonito gli amici con queste parole: «Se qualcuno di voi piangerà al mio funerale, non gli parlerò mai più».