Il commissario Montalbano
IL COMMISSARIO MONTALBANO Le donne del nuovo episodio Amore faranno scoprire al nostro eroe le diverse facce della passione
Salvo indaga sull’amore nel secondo episodio inedito tratto dai romanzi di Andrea Camilleri
Non sarà un «fimminaro» come Mimì Augello, ma anche il commissario Montalbano in quanto ad amori e avventure sentimentali non scherza. E dopo le (vecchie) tentazioni per la svedese Ingrid e i (nuovi) battibecchi con la fidanzata Livia, presto scoprirà anche tutta la forza dirompente di un sentimento che finora lo aveva solo sfiorato: la gelosia.
«Eh sì, il povero Salvo verrà colto dal tormentoso dubbio che Livia sia ancora innamorata di una sua vecchia fiamma» racconta Sonia Bergamasco, che interpreta la storica fidanzata del commissario. «La cosa buffa è che si vergogna ad ammetterlo. E proprio questa sua ritrosia ad affrontare di petto la questione darà il via a una catena di equivoci, secondo me molto divertenti». Finalmente sapremo anche se Livia e Salvo si sposeranno. Già, perché le immagini di un matrimonio, anticipate in esclusiva sul numero 5 di Sorrisi, sembravano davvero inequivocabili...
«Non voglio rovinare la sorpresa» dice l’attrice «ma posso confidarvi che io non ce li vedo Salvo e Livia nei panni di una coppia tradizionale. Hanno costruito un rapporto speciale basato sull’onestà e sulla reciproca indipendenza. Sanno che potranno sempre contare l’uno sull’altra, ma non sono tipi da “tran tran” casalingo. E adesso basta che ho già detto troppo!».
Se le peripezie tra i due protagonisti restano nell’ambito della commedia, ben più drammatica è la vicenda da cui partirà la nuova indagine del commissario. Anche qui si parla di amore: ma tragico, persino criminale. «Michela, il mio personaggio, scompare all’improvviso» racconta l’attrice Serena Iansiti. «E a mano a mano che l’indagine procede, si scopriranno nuovi elementi della sua tragica storia. Vittima di uno stupro quando era ancora giovanissima, ha rifiutato il “matrimonio riparatore” voluto dalla famiglia. Ma questo l’ha resa ancora più sola e disperata, finché è stata costretta a prostituirsi. E proprio quando le cose per lei sembravano finalmente migliorare, grazie all’incontro con un uomo che la ama, comincia un altro dramma...». Un ruolo molto difficile, anche perché la storia di Michela non viene raccontata in modo lineare, ma con una serie di «flashback», come ha spiegato ancora l’attrice. Una curiosità: Serena Iansiti è tra i pochissimi attori che hanno recitato nelle due serie dedicate al personaggio inventato
da Andrea Camilleri: «Il commissario Montalbano» con Luca Zingaretti e «Il giovane Montalbano» con Michele Riondino. E un po’ a sorpresa dice che «si tratta di due prodotti completamente diversi, anche nell’atmosfera che si respira sul set. Ma forse mi faccio influenzare troppo dai personaggi. In “Il giovane Montalbano” interpretavo una dirigente di banca dinamica e ottimista, mentre in “Amore” sono una vera eroina romantica, una donna sfortunata costretta a espiare colpe che non ha».
Michela avrà al suo fianco pochissimi alleati, tra questi una sorella che mostrerà a Montalbano un terzo tipo di amore: quello che lega i membri di una famiglia. Racconta l’attrice Stella Egitto: «Cinzia, il mio personaggio, soffre tremendamente l’atmosfera soffocante della provincia e di una famiglia oppressiva. Per lei Michela era un punto di riferimento e le manca tremendamente. Non solo, si sente in qualche modo responsabile delle sue sventure, perché ha paura di non aver fatto abbastanza per aiutarla. Ciononostante Cinzia non troverà facile confidarsi col commissario e il loro rapporto sarà quindi molto complicato». Tutto il contrario di quello che è successo nella realtà del set tra i due interpreti. «Sono rimasta incantata dalla generosità di Luca Zingaretti e degli altri membri del cast. Da brava siciliana ho sempre guardato a Montalbano come a un mito. E loro mi hanno accolto come un’ospite in una famiglia. Se penso che solo due anni fa, nel film “In guerra per amore”, ho recitato al fianco di un altro mito della mia terra, cioè Pif, mi sento come se avessi finalmente portato a compimento un sogno».