CLAUDIO, IL REDELL’ARISTON
LE CANZONI IN DUETTO CON I SUPER OSPITI, L’ IMITAZIONE DI BELEN,LE GAG CON FAVINO: BAGLIONI È STATO MOLTO PIÙ DI UN DIRETTORE ARTISTICO
ELEGANTISSIMO MA ANCHE ROCK, HA CANTATO, BALLATO, IMPROVVISATO, SCHERZATO. «DI SICURO HO FATTO COSE DELLE QUALI SO GIÀ CHE MI PENTIRÒ» CI HA CONFESSATO RIDENDO...
Non c’è dubbio: i veri vincitori del 68º Festival di Sanremo sono Claudio Baglioni, Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino, i tre conduttori. In testa, il direttore artistico, subito ribattezzato «dittatore artistico». Nulla o quasi è sfuggito al controllo di Baglioni. Ha pensato, organizzato, creato, immaginato, seguendo lo slogan «l’immaginazione al Festival». Ma soprattutto, Claudio Baglioni si è messo in gioco. Sfoderando simpatia, estro e una buona dose di autoironia. E assumendosi in prima persona ogni responsabilità quando (come ogni anno) sono affiorate le prime polemiche.
Ha duettato con gli ospiti, ha cantato (tanto), ha scherzato (ancora di più). E ha messo in piedi uno spettacolo premiato dal pubblico con ascolti clamorosi. « Con Michelle e Pierfrancesco ci siamo sciolti via via, ci siamo proprio
divertiti. E abbiamo improvvisato molto. Come la gag degli occhiali che mi sono fatto prestare dagli orchestrali durante la prima serata. O come il cravattino storto, che cercavo invano di raddrizzare. Di sicuro, abbiamo fatto cose delle quali ci pentiremo» ( ride).
Tra i colpi che il direttore artistico ha messo a segno, il ritorno di Fiorello all’Ari- ston dopo 16 anni. Un ritorno travolgente che Baglioni ha assecondato, sembrando sinceramente divertito.
Insomma, visti i risultati si profila un altro Festival targato Baglioni il prossimo anno? Chissà. Di certo, durante una pubblicità rivolgendosi al pubblico in sala, ha commentato: «Fare televisione è bello ma... sapeste quant’è faticoso...».