CON MIO PADRE FACCIO CERTE DISCUSSIONI…
L’inverno in Italia sta cambiando: è più mite e con meno neve, ma con ondate di gelo intense, come quella appena passata» spiega Andrea Giuliacci, meteorologo di Mediaset. Sappiamo già come sarà la primavera? «Difficile dirlo. Probabilmente, almeno fino alla prima parte, ci saranno periodi piuttosto freschi. Come spesso accade, già a maggio ci toccheranno i primi assaggi di caldo estivo, perché è una tendenza degli ultimi decenni. Ma le previsioni stagionali vanno prese con le pinze». C’è competizione tra colleghi? «La base da cui si parte per fare le previsioni è la stessa per tutti. È nei dettagli che si vede la differenza. Più passa il tempo, più aumenta l’esperienza e diminuisce il margine di errore. È difficile che uno preveda sole e l’altro pioggia, però ci sono delle differenze tra noi e ci guardiamo a vicenda anche solo per confrontarci. A casa con papà ( il colonnello Mario Giuliacci, ndr) facciamo certe discussioni…». Ha mai sbagliato clamorosamente le previsioni? «Ogni tanto sbaglio anch’io: la meteorologia è una scienza, ma contempla l’errore umano. All’inizio della professione ero in auto per andare al lavoro e in radio sento la mia voce, registrata la sera prima, che prevedeva sole. Mentre fuori diluviava. Volevo nascondermi! Oggi il problema è che si esagerano i toni: bisogna essere sobri per rispetto di chi ci ascolta».