TV Sorrisi e Canzoni

Laura Pausini

«È un disco dolce e malinconic­o» dice la cantante, che prepara due grandi concerti a Roma e uno show in tv con Maria De Filippi. E rivela a Sorrisi: «Prima di Baglioni, Sanremo lo proposero a me...»

- di Alessandro Alicandri - foto di Julian Hargreaves

Parla della sua vita e del nuovo album

Era il 23 febbraio del 1993 quando Laura Pausini salì per la prima volta sul palco del Festival di Sanremo. Quella ragazza di 18 anni, con i capelli voluminosi e la giacca alla marinara, cantò «La solitudine». Da quei quattro minuti sono passati 25 anni. «A volte ripenso che in quel Festival ci sono finita dentro all’ultimo momento» ci racconta. «Il cast era già chiuso. Pippo Baudo mi ascoltò “in extremis” e poi mi volle fortemente in gara, escludendo un amico che oggi è diventato un bravo dj radiofonic­o. Quando Pippo dice che “mi ha inventata lui” è la verità». Laura oggi è a Città del Messico per la promozione del nuovo album «Fatti sentire», in uscita il 16 marzo. Com’è il clima da quelle parti? «C’è un bel sole e 26 gradi. Non sono tanti, ma fa caldissimo». Cosa ha fatto in queste ultime settimane?

«Dopo Sanremo sono corsa a Madrid per le registrazi­oni di “X Factor” in Spagna, dove sono uno dei giudici. Poi sono stata otto giorni a Miami, dove tra le altre cose ho condotto il premio per la musica latina “Lo Nuestro”. Dopo la promozione in Sud America tornerò in Italia». Non riesce proprio a stare ferma, vero? «Io e il divano abbiamo un rapporto complicati­ssimo». Quando si è esibita a Sanremo era appena guarita da una laringite... «Infatti poi ho avuto una ricaduta, mi è pure tornata la febbre». Certo, è uscita dal Teatro Ariston a collo scoperto! «Infatti mi hanno sgridata. Avevo voglia di fare quella cosa e non me n’è fregato niente. Non mi sono fatta dare nemmeno una sciarpa». È soddisfatt­a di questa sua ultima partecipaz­ione al Festival?

«Sì, ma ho avuto tanta paura. Immaginate se avessi fatto l’acuto di “Non è detto” afona, in diretta su Raiuno. Una carriera distrutta in mondovisio­ne» (ride). Avrebbero capito.

«Ma se qualcuno ha detto che mi sono inventata la laringite! Mi ha fatto più male del problema alla gola, ci sono rimasta malissimo».

Vedere Claudio Baglioni al Festival l’ha «ingolosita» per un’eventuale direzione artistica?

«Se mi criticasse­ro anche solo per cento spettatori in meno dell’anno prima, crollerei. Molti mesi prima che Claudio Baglioni accettasse, hanno chiesto a me e Paola Cortellesi di condurre. Ma lei era occupata e io ho detto “meglio di no”. In quel ruolo avrei troppa paura». «Fatti sentire» è il suo primo album dal 1994 a uscire nei primi mesi dell’anno.

«L’ho voluto fortemente. Ero entrata in un giro per cui alla fine era tutto pronto sempre due mesi prima di Natale. Questa volta ho finito in anticipo. La mia casa discografi­ca mi ha chiesto di uscire nel 2019 ma io non volevo aspettare». È la prima copertina di un suo album nella quale è quasi girata di spalle.

«È una scelta. Addirittur­a nella cover del singolo “Non è detto” mostro solo la nuca e il collo. Oggi voglio rimettere la musica di fronte alla mia persona».

Perché?

«Perché se sono conosciuta è grazie alle mie canzoni. Sono loro che mi hanno creata e portata fino a qui. Voglio che sia chiaro a tutti». Parliamo di «Fatti sentire»: è un album dolcissimo.

«Io lo definisco malinconic­o. Però è vero, qualche anno fa ero più arrabbiata. Oggi svelo di nuovo le mie paure e le mie fragilità. Non voglio più nasconderl­e, voglio “farmi sentire”». Di cosa ha paura Laura Pausini?

«Di tante cose, ma la più grande è di non riconoscer­mi in quello che faccio, di inseguire un “personaggi­o”, di non essere me stessa». Come si difende da questo rischio?

«Continuand­o a stare vicina alle persone care. Ho ricevuto tanti brani da autori noti e sconosciut­i, ma alla fine ho dato vita a un album “familiare”, dove c’è il mio amore Paolo Carta e pochi altri autori, perlopiù storici. Sanno usare le parole che voglio cantare».

So che ha fatto sentire una parte dell’album in anteprima a un gruppo di persone. «Ho chiesto ad alcuni membri del mio fan club, uno per ogni regione d’Italia, di venire nello studio di mio papà ma accompagna­ti da una persona a cui non piaccio per niente. Una sorta di “demoscopic­a”». Cosa voleva sapere dai «non fan»?

«Non mi sono accontenta­ta di alcune loro perplessit­à, ho voluto sapere perché le avevano. Voglio guardare fuori dal mio grande “recinto” e avere un dato di realtà, perché voglio che queste canzoni vengano ascoltate, tutte, da più persone possibili».

Il 21 e 22 luglio, al Circo Massimo a Roma, farà due grandi concerti. Come si sta preparando?

«Dopo aver cambiato il disegno del palco sei volte, ho definito la scaletta e i tagli dei brani perché si possa lavorare sulle grafiche e sulle luci. Voglio superare me stessa, anche quello che ho fatto negli stadi. Sarà un evento unico». Quando la rivedremo in un programma tv tutto suo?

«C’è in cantiere una trasmissio­ne con Maria De Filippi che andrà in onda, spero, entro la fine dell’anno. Ci siamo incontrate e ci stiamo lavorando. Non vedo l’ora». È da tanto tempo che il progetto è nell’aria.

«Avevamo bisogno di incrociare bene le disponibil­ità, siamo entrambe molto impegnate! Collaborar­e con Maria è interessan­te perché siamo diversissi­me. Solo lei riesce a frenare così tanto le mie paure e a farmi osare». Prima di salutarci... come sta sua figlia Paola?

«Bene, Paola è una bambina allegra. Ama disegnare, il ballo e guarda i tutorial di trucco su YouTube. A volte è un po’ “comandina”, a 5 anni ha già il carattere forte della mamma» (ride). Ha delle potenziali­tà come cantante?

«Credo di sì... ma spero di no. Se dovesse iniziare a cantare, però, la lascerei fare. Nel caso mi auguro che diventi una star del rock, così da non far nascere paragoni». Nelle dediche dell’album c’è un’altra Maria a cui è molto legata.

«È la mia nonna, che purtroppo non c’è più. Sono molto simile a lei: mi ha trasmesso la sua voglia di avventura e un pizzico di follia. Mi ha insegnato “il coraggio di rialzarsi anche quando fa male”, come canto in una canzone di “Fatti sentire”. Senza nonna Maria non avrei fatto nulla nella vita».

 ??  ??
 ??  ?? TRIONFO PER PAPÀ Sopra, Laura con il padre Fabrizio (72) in una foto scattata da Sorrisi a Sanremo: «Si è emozionato quando ha ascoltato “Non è detto”, è stato lui a convincerm­i a sceglierlo come primo singolo» ci ha rivelato la Pausini. «Il suo...
TRIONFO PER PAPÀ Sopra, Laura con il padre Fabrizio (72) in una foto scattata da Sorrisi a Sanremo: «Si è emozionato quando ha ascoltato “Non è detto”, è stato lui a convincerm­i a sceglierlo come primo singolo» ci ha rivelato la Pausini. «Il suo...
 ??  ?? PR
PR

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy