TV Sorrisi e Canzoni

Cristina Chiabotto

CRISTINA CHIABOTTO conduce I menù di Giallo Zafferano, un nuovo show ispirato al celebre sito di ricette (che ora è anche un giornale)

- Di Giusy Cascio foto di Vincenzo Di Cillo

Conduce ogni domenica mattina su Canale 5 «I menù di Giallo Zafferano» ...............

«Vi farò compagnia per 12 settimane su Canale 5» dice l’ex Miss Italia. E svela a Sorrisi la sua grande passione per il cibo

Quando inclina la testa di lato e sorride, Cristina Chiabotto è così bella che sembra atterrata da un altro pianeta. Poi inizia a parlare e la (naturale) invidia femminile che si prova per lei cede il passo alla simpatia. Impossibil­e resistere alla sua genuinità: «Ci vuole tanta stoffa per vestirmi perché sono alta 1 metro e 84, ma anche tanto cibo per saziarmi perché sono una buona forchetta» esordisce. Così entriamo subito in argomento, dato che dal 18 marzo, per 12 puntate da un’ora, Cristina condurrà «I menù di Giallo Zafferano», il nuovo show di cucina su Canale 5 ispirato al popolare sito web di ricette e all’omonimo giornale ( vedi box in basso nella pagina a fianco). Cristina, che ruolo avrà?

«Condurrò e mi “sporcherò” le mani: farò da assistente allo chef Davide Scabin che illustrerà due ricette prese da una speciale lavagna, dove compare un menù creato dallo staff di Giallo Zafferano per l’ospite della puntata». Come vengono scelti gli ospiti?

«Sono persone comuni, con esigenze alimentari differenti e gusti diversi. La mamma che ha il figlio vegetarian­o, il giovane che ha bisogno di perdere peso, la donna che torna tardi dal lavoro e ha poco tempo per cucinare...». Lei a che ora cena la sera? «Verso le 21.30. Sarebbe meglio mettersi a tavola prima, ma non ci riesco». Con lo chef Scabin va d’accordo?

«Molto. Siamo entrambi piemontesi e facciamo squadra dal 2016, da quando ho condotto su Canale 5 “La ricetta perfetta” e lui era il giudice del talent».

Frequenta il suo ristorante? «Spesso. Amo la sua carne di fassona». Le piacciono i piatti piemontesi?

«Sì, persino la bagna cauda che con tutto quell’aglio costringe a starmi lontana per settimane ( ride) ». Lei è più un tipo da osterie chic o da trattorie?

«Trattorie! Ma quando posso pranzo dai miei. Sa, sono andata via di casa a 18 anni per vivere la mia favola: Miss Italia, la tv, la pubblicità. Ora mi piace farmi coccolare in famiglia». Qual è il sapore della sua infanzia? «Da piccola la domenica mi svegliavo con il profumo del ragù di nonna Maria». Ci passerebbe la ricetta?

«Mai, è un segreto fra donne del Sud! Nonna e mamma sono di Benevento. Il loro è un ragù ricco, con le costine e la salsiccia. E sobbolle per ore». Ma lei ai fornelli se la cava?

«Sono più brava ad apparecchi­are la tavola: candele, colori abbinati alla perfezione, bicchieri di cristallo». Di quale elettrodom­estico non potrebbe fare a meno? «Toglietemi tutto ma non la lavastovig­lie!». L’utensile indispensa­bile in cucina? «Il pelapatate, ma solo per il design». Non si butti giù così: almeno le uova le verranno bene. «Strapazzat­e sì. Per il brunch le abbino all’avocado toast». Invece quelle sode? «Facilissim­e. Quando bolle l’acqua sono pronte, no?». Ehm... no. «In cucina sperimento ( ride) ». L’ultimo esperiment­o che le è riuscito bene?

«Penne con pancetta e granella di pistacchio. Ma in genere il 90 per cento dei miei esperiment­i fallisce». Nel suo frigo manca solo...

«Il parmigiano: mi fa orrore. Ma in frigo ogni cosa è al suo posto: frutta, insalata, bottiglie in ordine crescente. Sono del segno della Vergine, quindi maniacale». Se ha solo due zucchine e mezza cipolla e arriva l’ospite a sorpresa? «Preparo una pasta, posso farcela». Il suo profilo Instagram si chiama @vanillagir­l86 perché è golosa? «Vanilla indica la dolcezza d’animo. Io preferisco il salato, la pizza su tutto». Però la differenza tra vaniglia e vanillina la sa, suppongo. «La vanillina non è la polvere bianca in bustine per i ciambellon­i?».

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