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S= πAkc3 : la formula che ha cambiato il mondo 2hG

Il famoso astrofisic­o inglese si è spento a 76 anni. Resta la grande eredità umana e scientific­a

- di Giusy Cascio

Per i colleghi astrofisic­i è stato «un gigante». Stephen Hawking si è spento il 14 marzo nella sua casa di Cambridge, in Inghilterr­a. Il grande cosmologo se ne è andato «pacificame­nte», hanno detto i figli. Negli Anni 60 si era ammalato di atrofia muscolare progressiv­a, malattia crudele che ha immobilizz­ato i suoi muscoli ma non la sua mente geniale.

La famiglia

Hawking era nato a Oxford l’8 gennaio 1942. Nel 1965 sposò la sua compagna di college Jane Wilde ( 73, sopra) da cui ebbe tre figli: Robert, nato nel 1967 e oggi ingegnere informatic­o, Lucy (del 1970) scrittrice e giornalist­a, e Tim (classe 1979), dirigente nell’azienda di giocattoli Lego. Si separò da Jane nel 1991, ma si era riavvicina­to a lei dopo il divorzio (nel 2006) dalla seconda moglie Elaine Mason, una delle sue infermiere.

L’amico sarto

Silvano Concolato ( 76, a sinistra) era da tempo il sarto di fiducia dello scienziato. «Eravamo amici» dice a Sorrisi l’artigiano, che ha una storica bottega a Padova. «Gli cucivo abiti su misura. Gli ultimi che ho confeziona­to per lui? Una grisaglia e un completo blu elegante».

L’anima rock

Dal 1979, per 30 anni, Stephen Hawking ha insegnato all’Università di Cambridge, di ruolo alla «Lucasian Chair of Mathematic­s», la cattedra di matematica che un tempo fu occupata da Isaac Newton. Ma di cattedrati­co non aveva nulla: «Se potessi scegliere chi incontrare tra Newton e Marilyn Monroe, preferirei lei» scherzava. Più volte lo si avvistava scorrazzar­e tra i portici dell’ateneo inglese sulla sua sedia rotelle. Amava l’avventura: si è fatto

portare al Polo Sud, in fondo al mare, nel pozzo di una miniera. E voleva farsi capire da chiunque, specialmen­te dai bambini: «Perché fanno le domande più interessan­ti» sosteneva. Per arrivare alle orecchie di tutti, ha prestato la sua inconfondi­bile voce metallica ottenuta con un sintetizza­tore al gruppo rock dei Pink Floyd. In due album: «The Division Bell» (nona traccia, «Keep Talking») e nel più recente «The Endless river», nel brano «Talkin’ Hawkin’».

La vita da Oscar

Per il film ispirato alla vita dello scienziato «La teoria del tutto» Eddie Redmayne ( 36, sopra), nei panni di Hawking, ha vinto l’Oscar come Migliore attore protagonis­ta. Se volete rivederlo, trovate il dvd in edicola con Sorrisi dal 27 marzo, al prezzo di 9,90 euro.

La formula magica

La formula per cui ricorderem­o Hawking la vedete nel titolo e qui sotto: «S» è l’entropia, «A» è l’area dell’orizzonte degli eventi, «k» è la costante di Boltzmann, «c» è la velocità della luce, «h» è la costante di Dirac e «G» è la costante gravitazio­nale. Cosa vuol dire? L’equazione dimostra che i buchi neri non inghiotton­o tutto, ma emettono una debole radiazione elettromag­netica ed «evaporano». Il grande Stephen lo spiegava, facile facile, con un pensiero che sintetizza il suo testamento scientific­o e umano: «Si può uscire da un buco nero anche verso un altro universo. Se vi sentite dentro un buco nero, non arrendetev­i. Una via d’uscita c’è».

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La malattia lo aveva costretto su una sedia a rotelle e gli impediva di parlare, ma Hawking comunicava con un sensore a infrarossi che convertiva i movimenti della guancia e degli occhi in comandi per il computer.
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 ??  ?? Era felice, nonostante la disabilità. Nel 2007 sperimentò la libertà di volare in assenza di gravità grazie alla compagnia aerea Zero Gravity Corporatio­n.
Era felice, nonostante la disabilità. Nel 2007 sperimentò la libertà di volare in assenza di gravità grazie alla compagnia aerea Zero Gravity Corporatio­n.
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