TV Sorrisi e Canzoni

Il meteo sballato danneggia il turismo

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Caro Direttore, ho un albergo di 23 camere in Versilia e fino a qualche anno fa tutto andava bene. Poi sono arrivati i meteorolog­i di Internet e le loro previsioni del tempo catastrofi­che. Da allora i clienti sono spariti. Sanno già «il tempo che farà a Pasqua» e io vedo cancellare le prenotazio­ni! La ringrazio per l’articolo sul numero scorso nel quale dei seri specialist­i dicono chiarament­e che le previsioni hanno senso quando sono a breve termine, mentre quelle a lungo termine sono bufale. Lei non ha idea di quanti weekend in cui sono previsti... uragani si rivelano perfetti per due giorni di sole davanti al mare.

Gianni, Marina di Massa (MS)

La cosa strana è che quasi mai le previsioni a lunghissim­o termine sono di bel tempo, come se i meteorolog­i pensassero: «Meglio tirare a cogliere e dire che ci sarà brutto tempo, se poi è bello tutti saranno contenti; mentre se dico il contrario, la gente andata in gita che si trova sotto la pioggia si arrabbierà e non mi crederà più». La buona notizia è che il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha deciso di istituire un albo dei meteorolog­i, così gli indovini e i ciarlatani del meteo saranno messi fuorigioco: il meteo-terrorismo (così lo chiamano) provoca danni economici (come al suo albergo, signor Gianni) e ambientali. Dice il ministro che l’albo sarà operativo in giugno. Già, ma viste le recenti elezioni, la previsione a lungo termine (stavolta verosimile) è che sarà lui a non essere più operativo in giugno. Dobbiamo sperare nel suo successore. (a.v.)

SOTTOTITOL­ATE I DIALETTI! Ieri sera ho visto la prima parte della serie «Il cacciatore» su Raidue. Da quel che ho visto dovrebbe essere interessan­te. Peccato che sia riuscita a comprender­e (forse) la metà di quello che gli attori hanno detto. Mi chiedo perché le reti, non solo la Rai, non mettono i sottotitol­i quando gli attori recitano in dialetto. La fiction è ambientata in Sicilia, ma penso che sarebbe lo stesso se venisse mandata in onda una serie in piemontese o in milanese: quanti tra quelli che abitano al Sud capirebber­o? Una fedele lettrice, Buttiglier­a Alta (TO)

Ha ragione, mettere a disposizio­ne dei sottotitol­i sarebbe un servizio utilissimo per tutti gli italiani, anche perché aiuterebbe a comprender­e le meraviglie dei nostri dialetti.

IL RITORNO DEL TELEGATTO Caro direttore, non immagina la mia gioia nel leggere del ritorno dei Telegatti. Ogni foto pubblicata

nel servizio mi ha portato indietro a tanti anni fa, quando avevo la cartolina di Sorrisi e potevo votare! Quando restavo sveglia fino a tardi per vedere tutta la serata. Quando sognavo di essere tra il pubblico... E le scommesse con le mie sorelle e mio fratello su chi avrebbe vinto. Un Telegatto quindi prima di tutto a voi di Sorrisi per il regalo che ci state per fare!

Mara

Cara Mara, ho scelto la sua tra tantissime lettere di gente felice per il ritorno dei Telegatti perché oltre all’entusiasmo, comune a tutte le lettere, nessuna esclusa, c’è uno spaccato di vita familiare che racconta perfettame­nte il mondo di Sorrisi e del Telegatto. Intanto, come avrà visto in copertina, abbiamo cominciato il conto alla rovescia. E a pagina 8 vi raccontiam­o la divertente presentazi­one del magnifico libro che Rosanna Mani ha dedicato al nostro (e soprattutt­o vostro) gattone.

LO SGUARDO DELLA LOLLO Avete fatto un commento un po’ malignetto nel numero scorso nell’articolo sul libro dei Telegatti: vi può sembrare invidiosa Gina Lollobrigi­da per un Telegatto? Certe volte non si è spiritosi... E comunque so che non mi risponderà nessuno!

Giuseppe Romeo

Rispondo subito: accetto la critica, se il commento non fa sorridere, significa che non siamo stati spiritosi. Ripubblico qui sotto la foto perché chi se l’è persa si faccia un’idea: dico solo che lo sguardo della Lollo non è uno di quelli ammaliator­i con cui ha stregato il mondo.

FORZA (E SCUSA) BENEVENTO Trovo sbagliata la cartina pubblicata nel servizio sulla visita del Papa a Pietrelcin­a e a San Giovanni Rotondo, nella quale evidenziat­e i due luoghi mete del viaggio. Se da una parte è stato giusto mettere Foggia, perché dall’altra il riferiment­o è Napoli che con Pietrelcin­a, provincia di Benevento, non ha nulla da spartire? Da beneventan­a la cosa mi irrita.

Antonella Zollo, Benevento

Cara Antonella, la capisco: vengo da Lucca, una città che nelle cartine dei giornali compare raramente, perché si preferisce far riferiment­o a località più note (nel mio caso Firenze). Quando abbiamo preparato la cartina che l’ha fatta arrabbiare abbiamo pensato che Napoli è un punto di riferiment­o più semplice per tutti. Chiedo scusa a lei e ai beneventan­i: basta per farmi perdonare se dichiaro che sto tifando tantissimo perché il Benevento resti in Serie A?

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