Luigi Necco
Addio all’inviato del grande Napoli
CON LA SUA SIMPATIA aveva saputo conquistare l’affetto dei tifosi italiani: i suoi concittadini napoletani lo adoravano, ma anche gli altri si erano fatti conquistare dalla competenza e dall’ironia dei suoi interventi. Stiamo parlando di Luigi Necco, il giornalista sportivo scomparso il 13 marzo all’età di 83 anni. Da alcuni giorni era ricoverato in ospedale a causa di una grave insufficienza respiratoria. Nel caso di Necco non è retorica dire che aveva lasciato il segno: nessuno infatti si era dimenticato di lui, nonostante fossero passati ben 25 anni dal suo addio a «90° minuto», la trasmissione della Rai in onda la domenica pomeriggio che gli aveva regalato una straordinaria popolarità. Come molti ricorderanno, prima dell’avvento delle pay tv quel programma, ideato e condotto da Paolo Valenti (nella foto qui sopra mentre dallo studio si collega con Necco), rappresentava per i tifosi la prima occasione di vedere finalmente i gol delle partite appena terminate. Non c’è insomma da stupirsi se realizzava ascolti record, trasformando i cronisti che ci lavoravano in piccole star del video. Una delle più amate era proprio Necco che per 15 anni, dal 1978 al 1993, ha raccontato le gare del Napoli, celebrando tra l’altro le imprese di Diego Maradona tra enfasi e battute. Indimenticabile resta il suo: «Milano chiama, Napoli risponde» pronunciato agitando tre dita come i gol che i partenopei avevano appena segnato al Milan. Nell’ultima parte della sua carriera aveva condotto per un breve periodo «Mi manda Raitre» (1997); poi, nel 2005 era passato a Mediaset per commentare il campionato durante «Buona domenica» su Canale 5. Senza gol non sapeva proprio stare...
Alberto Rivaroli