Quando il cognome arriva da lontano
A generare i cognomi «geografici» sono state per lo più città grandi e medie, dalle quali si sono mosse più persone per giungere in altri centri dove sono state «etichettate» in base alla loro provenienza. Si tratta anche di località minori che però sono state importanti in passato per i motivi più disparati.
Se Messina batte Milano
Nella speciale classifica nazionale il cognome più diffuso di questo genere è Messina (primo a Palermo!), seguito da Milani e Milano, Brambilla e Locatelli che corrispondono a Brembilla e Locatello, due comuni del Bergamasco. Seguono i nomi di famiglia Salerno, Napoli, Palermo, Crippa (altra piccola località lombarda), Catania e Randazzo (nel catanese); e ancora Viganò e Molteni da due comuni del lecchese, Patti e Lentini (da due centri delle province di Messina e Siracusa), Ragusa e Milazzo (ancora nel messinese). Come si nota prevalgono Lombardia e Sicilia, le regioni in cui non solo è maggiore la popolazione, ma anche più spesso che altrove i cognomi hanno origine da toponimi.
Origini ebraiche? Vero solo in piccola parte
Assieme ai nomi di luogo ci sono poi gli aggettivi che indicano i relativi cittadini: i cognomi più numerosi in questa categoria sono Romano, Lombardi-Lombardo, Sorrentino, Calabrese-Calabresi, Milanesi, Bolognesi e Fiorentini, Trevisan, Mantovani, Napolitano, Pugliese, Genovese e Romagnoli. Un’ultima cosa: è sbagliato pensare che tutti i cognomi «geografici» siano di origine ebraica. Lo sono soltanto in piccola parte.