TV Sorrisi e Canzoni

Pio e Amedeo

Lontani dal video sono proprio diversi da quelli di «Emigratis»

- di Barbara Mosconi

Si presentano in bermuda e ciabatte, canottiere sgargianti e felpe maculate, parlando un misto di italiano e foggiano stretto, infarcito di parolacce e doppi sensi. E poi urlano, masticano a bocca aperta, scroccano soldi e approfitta­no dell’ingenuità delle persone. Tutta questa esibizione di maleducazi­one a opera di Pio e Amedeo avviene in «Emigratis» su Italia 1, dove raccoglie un bel gruzzolo di ascolti (2,3 milioni di spettatori e il 10,53% di share in media nelle prime tre puntate). La prima domanda sorge spontanea. Siete davvero così maleducati come apparite in tv?

PIO: «No!!! Quello che facciamo in tv è la proiezione di quello che faremmo se avessimo bevuto tre vodka-tonic, dobbiamo forzare la mano. Solo denunciand­o la maleducazi­one facciamo passare un messaggio educativo».

AMEDEO: «Nella vita normale siamo educatissi­mi. In tv siamo delle maschere, in questo modo esorcizzia­mo la maleducazi­one che c’è in giro». La prima regola della buona educazione è...

PIO: «Il rispetto. Rispettare tutto e tutti. Cosa che noi non facciamo. Anzi in “Emigratis” prendiamo i lati nascosti, le debolezze delle nostre vittime e cerchiamo di esaltarli».

AMEDEO: «Il rispetto umano per ogni interlocut­ore che hai di fronte, senza distinzion­e, che sia il capo di Stato o il bidello della scuola». La maleducazi­one che vi dà più fastidio?

PIO: «La cattiveria gratuita mi dà molto fastidio».

AMEDEO: «Quando una persona ti chiama al telefono, tu non rispondi perché sei impegnato e quella ti richiama continuame­nte». Le parolacce le usate anche fuori dallo schermo?

PIO: «Sì, il nostro linguaggio è questo, anche se in tv c’è un’esaltazion­e. Comunque il pugliese, dopo Lino Banfi, è ormai uno slang, una cosa detta da noi in pugliese non è poi così volgare».

AMEDEO: «Non spesso, però la parolaccia fa parte della società. Noi cerchiamo di parlare come quelli che guardano la tv. Se non parli come loro, i giovani non ti stanno neanche a sentire». Da bambini i genitori vi sgridavano perché...

PIO: «Fortunatam­ente sono l’ultimo di quattro figli e quindi ero un po’ la mascotte, mi coccolavan­o, mi facevano fare l’imitazione di Michael Jackson e pure del prete».

AMEDEO: «Per tutto, ma non tantissimo. Io ero il maggiore di due figli, poi sono nati due gemelli e sono diventato più libero. I miei genitori ci hanno dato un’educazione permissiva, eravamo una famiglia comunista». Voto in condotta a scuola? PIO: «Un sei politico, ma

non ero selvaggio, ero libero. L’ultimo anno mi fecero fare il rappresent­ante d’istituto, a scuola ero benvoluto, mi sono diplomato ragioniere con 84/100. Io studiavo!». AMEDEO: «Fino alla terza media ero tra i più bravi della classe, poi al liceo scientific­o l’ho buttata sul carisma, ma in condotta ero bravo, mi facevo volere bene dai prof».

La marachella peggiore che avete fatto?

PIO: «Il professore di economia andava matto per la pesca, con un amico gli proponemmo di andare a pescare insieme, gli demmo appuntamen­to alle sei di mattina davanti a scuola e non ci presentamm­o. Mi venne a chiamare in classe e mi fece una sfuriata, poi mi mise sei in pagella». AMEDEO: «Ho avuto un paio di sospension­i per due goliardate. La prima volta avevo telefonato dicendo che c’era una bomba a scuola usando il telefono della segreteria, mi hanno scoperto subito. La seconda, avevo organizzat­o un pranzo al sacco quando avevano deciso di farci uscire da scuola un’ora più tardi».

Con le ragazze l’approccio era sbruffone come in tv?

PIO: «Se una ragazza usciva con uno di noi era finita. Il giorno dopo dicevi alla comitiva: “Non potete capire che è successo...”».

AMEDEO: «Macché. Ero timidissim­o, mi sono sbloccato all’università. In “Emigratis” sto facendo tutto quello che non ho mai fatto prima».

Alla fine chi è più educato fra voi due?

PIO: «Dipende. Amedeo è più accomodant­e, non dice di “no” per non deluderti. Per me, invece, il “grazie” è una parola fondamenta­le, se non me lo dici, hai chiuso».

AMEDEO: «Forse Pio: ha i modi più gentili, ha anche dei lineamenti che lo ingentilis­cono. A me il fisico non aiuta». ■

 ??  ?? PIO D’ANTINI (34)
PIO D’ANTINI (34)
 ??  ?? AMEDEO GRIECO (34)
AMEDEO GRIECO (34)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy