IN DIRETTA MA REGISTRATO
Caro direttore, ero molto curioso di vedere la versione italiana di
«Saturday night live», programma storico che seguo dai tempi di John Belushi e che ha nel cast uno dei miei comici preferiti, Claudio Bisio. Ma sono rimasto deluso. A parte le gag, molte delle quali erano le solite parodie di programmi tv e lontane anni luce dagli sketch della versione americana, non potevo credere ai miei occhi quando ho visto ripetersi le stesse identiche scene per un quarto d’ora. Un chiaro errore di non so chi, ma trovo assurdo che un programma che si chiama «live» (ovvero «in diretta») sia in realtà registrato. Pensi come sono ingenuo: credevo che gli intoppi, le incertezze degli attori e i tempi morti dipendessero dal «bello della diretta». Invece era tutto registrato! Possibile che in Italia non siamo in grado di fare uno show comico che faccia ridere e che rispetti almeno il titolo? Daniele Campana, Napoli
Caro Daniele, sul fatto che si rida poco non mi pronuncio, aspetto le prossime puntate (ma se lei ha come riferimento John Belushi sarà difficile accontentarla). Certo, sarebbe stata un’irresistibile gag quella di ripetere pari pari un quarto d’ora di programma. Ovviamente non è andata così, qualche tecnico ha confuso le registrazioni. Ci sta di sbagliare. Mi stupisce però che l’errore sia durato un quarto d’ora. Vuol dire che la prima attesissima puntata dello show non solo non la stavano seguendo né i tecnici né i dirigenti di Tv8, ma nemmeno gli attori: altrimenti avrebbero subito avvertito la rete dell’errore. Questo programma pare proprio che lo stesse guardando solo lei...