Ludovica Caramis
È al fianco di Conti a «La Corrida» .......
Con «La Corrida» di Carlo Conti è tornata la valletta. Quella classica che non si vedeva da decenni: sorride, introduce e, garbatamente, ammicca. Ha il volto di Ludovica Caramis, dal 2011 al 2017 professoressa a «L’eredità». «Grazie a Conti ho coronato il sogno di fare una prima serata» racconta. Come si è preparata?
«Sono stata attenta alla linea, anche se cerco di non stressarmi troppo con le diete. Mi voglio concentrare sul programma per giocarmi bene l’opportunità».
Lei ha 26 anni, cinque in meno della «Corrida» televisiva: ha mai guardato le vecchie puntate?
«No, non mi sono documentata, ma le testimonianze più vive le ho dai miei familiari. In particolare da mia madre che dai tempi di Corrado non si è mai persa una puntata. Era una fan sfegatata. Mi ha raccontato che “La Corrida” era un appuntamento imperdibile per tutte
le famiglie, compresa la nostra. Una trasmissione allegra e rilassante. Ed è la direzione nella quale vogliamo andare tutti anche in questa nuova edizione. Lo scopo è far divertire».
A chi si è ispirata tra tutte le vallette che si sono avvicendate nelle edizioni della «Corrida»?
«La mia preferita è Michela Coppa, che ha affiancato Gerry Scotti: è quella più vicina alla mia generazione. Ma Carlo vuole che io sia me stessa, ironica e in grado di buttarmi nella mischia all’occorrenza». A proposito, lei è stata una delle prime a imitare Belen in tv.
«Ho iniziato a imitarla nelle pause a “L’eredità”. Carlo mi ha visto e mi ha proposto di ripetere lo sketch in onda. Funzionò. Tempo fa ho incontrato Belen in un ristorante: mi ha sorriso e mi ha detto che ero più brava della sua imitatrice ufficiale, Virginia Raffaele». Dopo essersi sposata nel 2014 con
l’attaccante del Bologna Mattia Destro, si è iscritta al Centro sperimentale di cinematografia di Roma. Come ha fatto Conti a convincerla a tornare a fare la valletta?
«Non ha dovuto convincermi, perché gli ho detto subito di sì a occhi chiusi. È vero che studio recitazione da tempo e infatti anche ora che vivo a Bologna frequento un corso specifico sul metodo, ma la strada è ancora lunga. Con “La Corrida” mi sono rimessa in gioco in tv». Di recente ha aperto un negozio di abbigliamento a Roma. Un «piano B»?
«No, è più un... piano parallelo. Mi permette di avere qualcosa di concreto tra le mani, perché il lavoro nel mondo dello spettacolo è precario». Suo marito sarà triste per il fatto che l’Italia non andrà ai Mondiali.
«Posso dirle la verità? Io sono la peggior moglie di calciatore che esista in Italia, forse al mondo. Non capisco davvero niente di pallone...».