TV Sorrisi e Canzoni

Isabella Biagini

- Di Giusy Cascio

Addio a una dolce diva della tv ............

guida CINEMA

Se n’è andata a 74 anni, lasciando alla storia della tv il suo sorriso velato di malinconia. E in tanti le hanno rivolto l’ultimo saluto a Roma nella chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo, addobbata con rose gialle e gigli bianchi per esaudire le sue volontà. L’attrice Isabella Biagini, malata da tempo, si è spenta il 14 aprile nell’hospice Antea della Capitale, dove era assistita da un mese.

A novembre era stata colpita da un’ischemia ma, ricovero dopo ricovero, non si era mai abbattuta. O forse non lo dava a vedere, perché sapeva affrontare con la forza dell’allegria i momenti difficili. «Tre giorni prima di morire mi aveva chiesto i biglietti per la Sardegna perché voleva andare a Porto Rotondo» ha raccontato una cara amica sarda, Patrizia. «E voleva che le portassi la sua maglietta fucsia preferita». Sì, perché Concetta, così si appellava lei stessa usando il vero nome quando parlava di sé come donna e non come personaggi­o dello spettacolo, amava i colori: «Ai funerali vado vestita in rosa shocking» scherzava in una recente intervista.

L’avevamo vista indossare in tv cappellini sgargianti, occhiali scuri, bluse maculate: la vita l’aveva messa a dura prova, ma lei restava comunque una diva. Negli Anni 60 e 70 si era affermata come una «Noschese in gonnella», grazie alle sua memorabili imitazioni di Mina, Anna Magnani, Ornella Vanoni. Ma Isabella sapeva fare tutto: cantare, ballare, recitare. Era la star di sceneggiat­i come «Non cantare, spara», western musicale con il quartetto Cetra, e di varietà come «Lei non si preoccupi», «Sim salabim special» e «Bambole, non c’è una lira».

La sua infanzia somigliava a un film. Diceva, infatti, di essere nata in treno. Stando ai suoi racconti, la madre sarta (diventata in seguito costumista di Luchino Visconti), rimasta incinta a 14 anni a Taranto, voleva partorire a Roma «ma non fece in tempo ad arrivare».

Al cinema Isabella esordì grazie a Michelange­lo Antonioni, che la volle per una piccola parte nel film «Le amiche» nel 1955. Dieci anni dopo recitava in ruoli di procace «svampita» in varie commedie all’italiana di Luciano Salce, Steno, Bruno Corbucci e in tante pellicole con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia.

«Era avvenente, unica, con un sarcasmo dissacrant­e» ricorda Pippo Franco, che ha lavorato con lei al Bagaglino.

«In molte hanno cercato di “biaginarsi”» usava sottolinea­re lei, che si atteggiava a «pagliaccia» persino quando il successo scemava.

Negli Anni 80 tornò sulle scene nei programmi «Cari amici vicini e lontani» con Renzo Arbore e «Tv Story» con Walter Chiari. Poi il silenzio.

Nel 1992 aveva sollevato clamore la sua partecipaz­ione come «cuore solitario» nella trasmissio­ne «Agenzia matrimonia­le» di Marta Flavi dopo

 ??  ?? UN’ATTRICE CAMALEONTI­CA Tra gli Anni 60 e 70 Isabella Biagini è stata la diva di diversi varietà televisivi e tante commedie al cinema. A sinistra, una sua foto per Sorrisi del 1968, ai tempi di «Non cantare, spara». Sotto a sinistra, l’attrice nel 1970.
UN’ATTRICE CAMALEONTI­CA Tra gli Anni 60 e 70 Isabella Biagini è stata la diva di diversi varietà televisivi e tante commedie al cinema. A sinistra, una sua foto per Sorrisi del 1968, ai tempi di «Non cantare, spara». Sotto a sinistra, l’attrice nel 1970.
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy