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I libri, i «nomi» di Enzo Caffarelli, Viaggio nella storia di Alberto Angela

La Bastiglia? Trasformia­mola in souvenir

- di Alberto Angela

Nella seconda metà del 700 la Francia è lo stato più popoloso d’Europa con 28 milioni di abitanti. Di questi però solo 500 mila tra aristocrat­ici e clero detengono beni e potere: una disuguagli­anza ormai insopporta­bile.

Intanto il debito pubblico è al collasso: due miliardi di lire francesi. Un’enormità, se si pensa che la paga giornalier­a di un salariato è all’incirca di una lira.

La dieta della povera gente si basava per il 65 per cento sul pane; bastava insomma che scarseggia­sse la farina per gettare il popolo nella disperazio­ne.

La Rivoluzion­e rende libera anche la stampa: solo a Parigi circolano tra i 150 e 280 fogli di informazio­ne.

La nascita del Tribunale rivoluzion­ario spiana le porte al Terrore: vengono ghigliotti­nati in solo dieci mesi quasi 20 mila presunti nemici della Rivoluzion­e. In certe giornate il boia Charles-Henri Sanson uccide una persona al minuto!

Dopo essere stata conquistat­a dai rivoluzion­ari il 14 luglio 1789, la Bastiglia viene smantellat­a in meno di un anno da una squadra di 800 operai guidati dall’imprendito­re Palloy. Costui ha un’idea geniale: trasformar­e le macerie della fortezza in piccole riproduzio­ni della Bastiglia da vendere come souvenir...

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