Affiancano Vanessa Incontrada nella fiction «Il capitano Maria»
Andrea Bosca e Giorgio Pasotti sono al fianco della Incontrada nella fiction. E si raccontano a Sorrisi ANDREA BOSCA: «IL TENENTE LABRIOLA È UN EROE ROMANTICO»
« E nrico Labriola è un eroe romantico dei nostri giorni. Ed è un personaggio che ho amato moltissimo». Così Andrea Bosca parla del suo personaggio nella serie tv di Raiuno «Il capitano Maria».
Ce lo descrive?
«È il tenente dei Carabinieri, specializzato in nuove tecnologie, braccio destro del capitano Maria Guerra, interpretata da Vanessa Incontrada. È un uomo rigido, tutto d’un pezzo, che dedica la sua vita all’Arma, molto preparato sul lavoro, ma allo stesso tempo fragile e impacciato nel relazionarsi con gli altri. E mi ha divertito rendere questo contrasto. Così come approfondire il “deep web”, che è la materia nella quale è specializzato: prima ne sapevo poco».
Il «deep web»?
«Sì, il tenente Labriola è un “controllore” del “web sommerso”, di quello che di illegale succede su Internet sotto la superficie dei siti accessibili a tutti. Ho affiancato dei veri carabinieri per capire i metodi di indagine e le dinamiche».
E questa è la linea del thriller. Poi c’è quella del cuore...
«Già. Ed è una narrazione importante perché racconta come l’arrivo nella squadra del capitano Maria, una persona intuitiva e competente e con una marcia in più sul fronte della sensibilità, possa scombinare le cose e creare dei nuovi equilibri».
Non è la prima volta che lavora con Vanessa Incontrada.
«In “Non dirlo al mio capo” facevo il suo fidanzato. Ci conosciamo molto bene e siamo amici. Siamo entrambi figli di artigiani e condividiamo gli stessi valori di famiglia e di semplicità nello stile di vita».
A proposito di partner, ha lavorato anche con Priyanka Chopra, l’attrice indiana ex Miss Mondo…
«Nella nuova stagione di “Quantico” ( in onda su Fox, ndr) sono il suo compagno. È molto simpatica, adora il cibo italiano e abbiamo pure gli stessi gusti musicali: lei mi ha fatto conoscere Bruno Mars, io il rap “serio”».
Come è nata la partecipazione a una serie Usa così importante?
«Cercavano un ragazzo italiano per le riprese a Montepulciano. Doveva lavorare in una vigna e saper cucinare. Sono praticamente io: il personaggio si chiama pure Andrea!».
Perché, lei lavora in una vigna e cucina?
«Certo! A Canelli, in Piemonte, dove sono nato e dove torno sempre, ho una vigna e faccio il Moscato. Non solo. I miei hanno una pasticceria e io adoro preparare i dolci. Insomma, quel personaggio sembrava immaginato su di me. E dopo tre provini mi hanno preso. Poi hanno deciso di svilupparlo meglio e mi sono ritrovato pure ragazzo padre».
Ora sta per tornare sul set di un’altra fiction: «La porta rossa 2» con Lino Guanciale.
«Sono impaziente. Il mio personaggio, Jonas, stupirà tutti. E mi aspettano alcuni mesi di riprese piuttosto impegnative a livello fisico».