Padre Brown
Sorrisi in Inghilterra sul set della popolare serie con il prete detective ...................
Lo sapevate che Don Matteo ha uno «zio» inglese? Si chiama Padre Brown ed è nato più di un secolo fa dalla fantasia di Gilbert Keith Chesterton. Anche lui è il parroco di una piccola comunità immersa nel verde; anche lui si muove in bicicletta; e soprattutto, anche lui ama risolvere i misteri basandosi sulla grande conoscenza dell’animo umano (acquisita ascoltando tante confessioni). Solo che Padre Brown non indaga a Spoleto, ma nell’incantato paesaggio delle Cotswolds, in mezzo alla campagna inglese. E visto che su Paramount Channel (canale 27 del digitale terrestre gratuito) sta per partire la sesta stagione, siamo venuti proprio qui, in un villaggetto chiamato Blockley, per incontrare il protagonista Mark Williams e chiedergli come mai la serie ha tanto successo in tutto il mondo.
«Il segreto di Padre Brown? Non giudica e non vuole mettere in galera i cattivi, ma salvare le loro anime» ci ha risposto. «Per questo i criminali confessano a lui quello che non direbbero mai a un poliziotto». Un altro motivo del successo della saga sta nel fattore-nostalgia: le storie si svolgono nei villaggi delle Cotswolds, regione vicina a Oxford che è la quintes- senza dell’Inghilterra tradizionale (avete presente quei quadri con la caccia alla volpe? Ecco, sembra di esserci dentro). E l’azione è stata spostata più avanti rispetto ai racconti originali: «Negli Anni 50, una sorte di epoca dorata, un periodo lontano ma non così tanto da non suscitare in molti spettatori ricordi di infanzia, o dei racconti dei loro genitori». Infine, l’ultimo segreto: «La serie non ha mai momenti scioccanti e non offende nessuno. Qui in Inghilterra parliamo di “light-crime” ( si può tradurre “giallo
leggero”, ndr). Uccidiamo tante persone, è vero. Ma con gentilezza...».