TV Sorrisi e Canzoni

Fermiamo la follia dei selfie pericolosi

- di CLEMENTE J. MIMUN

Stampa e tv riferiscon­o spesso di pazzi che, ovunque, pur di farsi un selfie «indimentic­abile», ci lasciano la pelle. Cadendo da un grattaciel­o, travolti da un’onda anomala, schiacciat­i da un treno che volevano evitare all’ultimo istante e così via. Dice Vittorino Andreoli, uno che di menti umane si occupa da sempre con grandissim­a competenza, che ormai se i giovani non si fanno i selfie e non rendono partecipi delle loro imprese gli altri attraverso i social non si sentono realizzati. Triste ma vero. Ed è una mania che va ben oltre i giovani, riguarda un po’ tutti. Anche quel mentecatto che, in una stazione, si è ritrovato con una donna gravemente ferita alle spalle e non ha trovato di meglio che farsi una foto con la poveretta sullo sfondo e sorridendo come un ebete. Ancora foto e video in cronaca nera per gli innumerevo­li episodi di violenze sessuali, da parte di baby gang, ai danni di ragazzine ree di aver permesso, o non aver impedito, al proprio fidanzatin­o di fare uno scatto o delle riprese hot, e costrette poi a tutto perché ricattate. Vivendo molte ore al giorno smanettand­o con lo smartphone stiamo perdendo il senso della realtà. Ed è allarme rosso per ragazze e ragazzi che ormai consideran­o il telefonino parte integrante della loro vita. Se non avessimo perso tutti la testa faremmo qualcosa per fermare questa follia.

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